L’acquedotto dei 13 miti, le Metamorfosi secondo Monticelli e Pagone

Tredici miti ovidiani in scena sulle lunette dell’acquedotto medievale. Le Metamorfosi secondo Monticelli e Pagone che celebrano il Bimillennario del poeta, con un lavoro che fonde diverse tecniche, pittura, fotografia, fumetto e molto ancora delle due anime degli autori. Tredici rappresentazioni, tredici come il numero che rimanda alla trasformazione, in relazione con l’universo dei sensi e delle forme, scelto dal duo sulmonese proprio sulla scia della celebre opera ovidiana. La forza espressiva del contemporaneo si affaccia sulla solennità dell’architettura, dando all’acquedotto una nuova veste cucita ad hoc per i festeggiamenti di Ovidio. Si tratta di un’istallazione foto-pittorica che comunica con il passato, in un risultato scenico e imponente che prende avvio da un base nera a ricordare il tema dei due mila anni dalla morte di Ovidio, per poi accendersi con le tinte forti che animano i soggetti creando una lettura suggestiva.

Un’opera bifacciale, i miti possono essere osservati infatti da entrambi i lati, gli affacci dell’acquedotto, quello di piazza Garibaldi e di Piazza del Carmine. L’idea nasce dalla volontà degli autori, che vantano un sodalizio artistico di ben diciassette anni, di non limitarsi ad una mostra, ma di presentare in occasione dell’evento un lavoro di arte e di impatto visivo proprio sulle tematiche delle Metamorfosi,  rendendolo accessibile allo sguardo di tutti, nei luoghi di bellezza e di maggior passaggio del centro storico. Una consuetudine comune in molte città europee quella di sposare il connubio di antico e moderno, spiegano Monticelli e Pagone, e che riesce ad offrire un’atmosfera unica.  La realizzazione dell’opera d’arte pubblica, vede la partecipazione del Comune di Sulmona, della DMC terre d’amore in Abruzzo, dell’associazione culturale Muntagninjazz per Open Day Abruzzo, B&B Sei Stelle.   L’istallazione dei 13 miti, resterà fruibile a cittadini e turisti per tutto il periodo dei festeggiamenti ovidiani.

A.S.