Le “fate ubriache”: sparite 350 bottiglie di vino nel Borgo

Lo scorso anno è stato l’incendio frenato alle porte del Colle delle Fate, quest’anno il mistero tutto settembrino che avvolge Roccacasale “Borgo di Fate” è la scomparsa, davvero molto strana, di circa 350 bottiglie di vino dagli stand della manifestazione che ha registrato, in due giorni, circa 4,5mila presenze. Non proprio una cassa, insomma, ma un bel carico ingombrante che si è volatilizzato come se niente fosse. Il fatto misterioso, e per gli organizzatori anche assai increscioso, è avvenuto la notte tra domenica e lunedì. Fortunatamente le mani lunghe hanno agito a festa ormai finita, lasciare a secco i visitatori sarebbe stata cosa non proprio carina.

Del furto, tuttavia, nessuno riesce a spiegarsi le dinamiche soprattutto in considerazione del fatto che buona parte delle persone impegnate nell’organizzazione della festa, tra preparazione e sistemazione, erano all’opera ancora alle prime luci dell’alba quando poi a subentrare nella pulizia degli spazi è arrivato il Cogesa. L’arco temporale in cui il fatto può essere accaduto, secondo le associazioni impegnate in Borgo di Fate, potrebbe essere quello tra le 4.30 e le 6.30 quando a fine evento lo staff si era riunito per fare un bilancio della due giorni lasciando il borgo semi-deserto.

A mattino inoltrato poi l’amara sorpresa, con buona parte delle postazioni ripulite dalle bottiglie, ma con ancora i vuoti, ovviamente, pronti per essere ritirati. Un mistero perchè raggiungere alcune aree in cui erano ubicate le cantine vitivinicole, come ad esempio i terrazzi sotto al castello medievale, nei quali è impossibile arrivare con i mezzi, non è cosa semplice e ha necessitato di tanta forza fisica o, a questo punto, visto che si parla di un paese incantato, di magia. Delle sei postazioni complessive le uniche a salvarsi ne sono state due. Per non parlare di altri liquori di prestigio totalmente passati inosservati. Gusti decisi insomma. Per gli organizzatori l’auspicio è che per il prossimo anno tale maestria sia messa a disposizione anche nei giorni che precedono l’evento, dove gli sforzi per allestire l’intero centro storico sono stati solo quelli umani. Non resta che strappare un sorriso, infine, pensando che a godersi siffatto liquido inebriante siano solo fate ubriache pronte a formulare incantesimi punitivi contro quei maleducati che, invece, si sono divertiti a sfondare porte e rompere vasi di abbellimento.

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