Le potenzialità del turismo in bicicletta in un libro del professor Paolini

Domenica 16 alle ore 18 all’hotel Meeting verrà presentato “Il Mare in un bicchiere”, libro del professore di Economia del Turismo all’Università dell’Aquila, Tommaso Paolini, che da anni si occupa di tematiche legate al turismo in Abruzzo e non solo. Secondo Paolini il turismo è lo strumento principe per riportare la nostra economia sul sentiero della crescita. In particolare il professore fa riferimento al “turismo natura” ovvero quel tipo di esperienza nella quale il turista gode della natura e della cultura tradizionale del posto che visita. Questo comparto non ha mai visto un dato negativo negli ultimi anni e nel 2018 secondo le stime arriverà a toccare nel nostro paese 120 milioni di presenze, metà delle quali straniere, per un fatturato di oltre 14 miliardi di euro. Cifre che di questi tempi di crescita magra o inesistente fanno venire i giramenti di testa.

Per Paolini i trend degli ultimi anni mostrano che è in crescita nelle preferenze dei turisti la vacanza attiva, quella nella quale le persone cercano di restare in movimento. Il turismo natura è quel tipo di turismo che più facilmente concilia la vacanza attiva e fra tutti i modi per restare in movimento c’è sicuramente la bicicletta. Paolini un anno fa fu vittima di un brutto incidente nel quale rischiò seriamente la vita. Fu investito proprio mentre era in bicicletta ma questo non lo ha fatto demordere e tornato in salute, proprio sulla bicicletta e sulle sue potenzialità è tornato a lavorare con i suoi libri.

Nel 2017 spiega Paolini, la politica ha approvato 10 ciclovie nazionali fra le quali c’è “VeLe” che ci interessa da vicino perché è la dorsale adriatica Venezia-Lecce che attraversa anche l’Abruzzo e che nei prossimi anni sarà capace di generare un turismo non indifferente. Al tratto abruzzese di VeLe, l’entroterra deve necessariamente agganciarsi attraverso quelle che Paolini definisce “ciclovie naturali” ovvero le vie dell’Abruzzo Interno, sempre più spopolato e dunque con sempre meno macchine in circolazione. Le ciclovie sono veri attrattori per il turismo e attraverso queste si potrebbe generare uno sviluppo endogeno dell’entroterra.

“Nel 2012 – afferma Paolini – pubblicai il libro ‘Il paradiso in bicicletta’, nel quale si tracciavano una serie di ciclovie nell’Abruzzo dei parchi, quel progetto venne raccolto dalla politica che però ne finanziò solo il primo step. Avevamo anticipato troppo i tempi e la politica non capiva ancora le potenzialità del turismo in bicicletta. Speriamo che con questo nuovo libro, assolutamente al passo con i tempo, si riescano ad ottenere dei risultati tangibili”.

Savino Monterisi

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