Legionella in caserma. Allarme nella palazzina Ater

L’allarme è scattato l’altro ieri, a seguito di un controllo di routine da parte dell’addetto alla sicurezza sui luoghi di lavoro: dai rubinetti della caserma della guardia di finanza, nella palazzina Ater, è “spuntato” il batterio della legionella. Malattia pericolosa e letale, con sintomi (tosse, febbre, problemi alle vie respiratorie) e rischi simili al Coronavirus, che come il virus si diffonde per via aerea.
Quanto basta per far scattare il protocollo di sicurezza che ha visto impegnati ieri i tecnici incaricati dal Comune eseguire una sanificazione dei terminali e uno shock termico nelle condutture: un passaggio alternato di quindici minuti di acqua molto calda e molto fredda che, si spera, abbia debellato il batterio.
Se ne saprà di più nelle prossime ore, quando cioè verranno ripetute le analisi dell’acqua. L’intervento del Comune, eseguito, cosa singolare, senza informare la Asl, ha coinvolto tutta la palazzina Ater che, oltre alle fiamme gialle, ospita le scuole materne (ora fortunatamente chiuse) e alcune famiglie che, ironia della sorte, erano insorte qualche mese fa quando il Comune aveva deciso di destinare alcuni appartamenti ad ospitare medici e infermieri in prima linea contro il Covid.

Mentre il “virus” veniva messo alla porta, insomma, il batterio trovava l’habitat ideale nelle condutture dell’acqua evidentemente troppo poco utilizzate. La legionella si sviluppa infatti dove c’è ristagno d’acqua oppure nei condizionatori senza manutenzione. Nel caso della caserma, però, i condizionatori non sono mai stati allacciati ed è quasi certo insomma che il batterio si sia sviluppato nei rubinetti dei servizi igienici.
L’operazione di sanificazione è stata eseguita ieri sull’intera palazzina, anche perché il sistema idrico è unico. Al momento non sembrano esserci casi sospetti di persone infettate, e meno male perché la legionella può essere letale, compromettendo , proprio come il Covid, le vie respiratorie.