LibriGanzi, seconda edizione al capitolo conclusivo

Il lieto fine sulla seconda edizione di LibriGanzi verrà scritto oggi. Più che un addio sarebbe meglio parlare di arrivederci, visto il successo che la tre giorni letteraria ha avuto, calamitando centinaia di persone a Gagliano Aterno in appena due giorni. La cultura che richiama e ripopola le aree interne. Non due argomenti che vanno di “moda”, specie in un mondo governato dalle logiche che tendono a mettere all’angolo libri e borghi. Quasi un caso di studio, come quello condotto dall’antropologo Raffaele Spadano che a Gagliano Aterno ha dato vita ad un laboratorio sociale a cielo aperto. MIM, Montagne in Movimento, di cui Spadano è presidente, in tre anni ha ricostruito presente e futuro nella più interna delle aree interne.

La copertina di LibriGanzi, però, va a chi di copertine se ne intende. A Rocco e Vincenzo, i due librai romani che hanno abbassato la saracinesca della libreria Simon Tunner, nei pressi delle Mura Aureliane, per riaprire tra i monti abruzzesi. Più che una libreria, la Tunner a Gagliano sarà un’associazione culturale, aperta con libero contributo. I ventiquattromila volumi, di seconda mano e provenienti dalla vecchia sede capitolina in via Lidia, fanno già gola. Decine di testi sono andati a ruba nelle prime 48 ore della nuova vita tra gli scaffali gaglianesi, con visitatori provenienti non solo dal comprensorio subequano, ma anche dal resto d’Abruzzo e non solo. Un presidio culturale, dove è approdato Ulisse, si snoda il mondo labirintico dell’Orlando di Ariosto e si attraversano inferno, purgatorio e paradiso tra le terzine dantesche. Letture per grandi e bambini, con le avventure di Pinocchio di Collodi o le raccolte di fumetti di Topolino. Pagine che non guardano all’età di che le sfoglia. “Avendo libri di seconda mano non abbiamo vincoli territoriali – sottolinea Vincenzo Goffredo -, proponiamo ai lettori ciò che piace a noi”.

Storie che, guardando i numeri, piacciono ai molti che hanno ripopolato Gagliano Aterno durante il fine settimana. Merito anche delle attività di contorno a LibriGanzi, come i trekking in montagna della mattinata di ieri, denominati “Erranti in Valle, i Briganti in subequana”, organizzati durante la seconda edizione. Presentazioni letterarie (come quella del libro sul dialetto gaglianese, con Carlo Colamartini) e mostre fotografiche, con gli scatti di Lucia Polito nel libro “Majella”, presentati ieri mattina. Un festival per tutti, anche i più piccoli intrattenuti dal progetto Ludobus con i giochi in legno e all’aria aperta. Proprio alle nuove generazioni si è voluto rivolgere il festival. A loro e al futuro, con un incontro con il comitato “Siamo parte del mondo”, che si è battuto per evitare la formazione della pluriclasse nella scuola Secondaria di I grado di Castelvecchio Subequo, il prossimo anno scolastico.

E poi la proiezione, la prima in Abruzzo, del documentario “Energie in movimento: Gagliano, paese futuro”, che racconta i processi di neo-popolamento e transizione energetica attivi in paese e che è in concorso in diversi festival in Italia. Il documentario, proiettato lo scorso febbraio al MEET di Milano, racconta la storia della comunità di Gagliano Aterno. Al centro della proiezione l’energia, il ripopolamento e l’innovazione sociale ed economica dell’area sirentina.

Oggi la chiusura con “Parla come magni” con Guido Farinelli, Nunzio Marcelli, Casey Harch e Milena Moluzzo. Una delizia anche per il palato, dopo aver cibato la mente di cultura, la benzina per riaccendere le aree interne.

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