Metti una sera una cena-spettacolo, varata la nave de “La dolce vita”

“Sembra una nave da crociera!”, è stata l’esclamazione di Nonna Clara dopo aver visto i locali che avrebbero accolto l’iniziativa che coinvolge tutta la famiglia Tarantelli. Nonna Clara è un po’ la nonna di tutti a Pratola, ne ha trascorse di notti dietro il bancone dello storico “Emporio Tarantelli”, meglio conosciuto come Ciarachella, quello in cui tutti almeno una volta siamo passati. Quella nonna ne ha vendute di caramelle e ne ha viste crescere di generazioni nella nostra valle che ama tanto. Un amore per il territorio che ha trasmesso alla sua famiglia, una ciurma di ben 3 generazioni che si sostiene e si dà forza.
È da questo amore e dalla volontà di ridare vigore alla nostra valle che Annamaria Tarantelli, figlia di Clara, ha avuto l’idea de “La dolce vita”, servizio di ristorazione e intrattenimento sito nei locali dell’ex teatro D’Andrea: “Osservando Pratola con gli occhi di chi ha vissuto tanti anni fuori sede ma che ha nel cuore il ricordo vivo della ridente città dove ho trascorso la gioventù, sono stata colta dalla nostalgia e ho pensato che sarebbe stato bello ripartire proprio da qui, dal vecchio teatro che per anni è stato il centro della vita sociale – spiega -, e cercare di contribuire, come famiglia, nel nostro piccolo, a una nuova primavera della nostra valle. La rinascita di questo posto come simbolo della rinascita di Pratola e dintorni”.
Al timone c’è il giovane Cristiano Colella, rappresentante di terza generazione della famiglia, che si occupa della direzione della nuova attività: “L’involucro è quello di un teatro classico ma rivisitato in chiave moderna con illuminazioni a led e un gioco di richiami e colori tra il bianco, il nero e il rosso. Con La dolce vita proponiamo un format nuovo, quello della cena-spettacolo, forma di intrattenimento innovativa che ancora non prende piede nella nostra realtà, seguita da un dopo cena durante il quale degustare ottimi cocktail a ritmo di musica: il tutto all’insegna della massima qualità.

Dal cibo alla musica cercheremo di coinvolgere professionisti di ogni settore a partire dai camerieri, che a Capodanno, ad esempio, provenivano dall’istituto Alberghiero di Roccaraso, fino ai barman, professionisti provenienti dall’accademia Equlibrium di Pescara. A ogni festività sarà, poi, legato un evento ideato ad hoc nel tentativo di diversificare l’offerta di intrattenimento qui nel territorio consentendo ai ragazzi di non annoiarsi e non costringendoli a dover prendere l’autostrada per divertirsi. L’idea è quella di rivolgerci a tutti: ai più giovani, offrendo svariati Dj set, e ai più grandi, proponendo qualche revival o portandoli indietro nel tempo e dando loro la possibilità di scatenarsi in pista con le hit del momento”.
A bordo anche Giovani Tarantelli: “La dolce vita nasce anche come momento di aggregazione sociale in una fusione di generi e generazioni che devono riscoprirsi e riscoprire forme di divertimento vecchie e nuove, il tutto sempre all’insegna dell’eleganza e della sobrietà, come nei migliori film di Fellini.”
Dunque la nave è salpata e sono tutti a bordo: l’intera famiglia Tarantelli e il loro braccio destro, Martina, accompagnati da uno staff altamente qualificato che resta sbalordito davanti alla coesione di questa squadra, davanti a Nonna Clara che, “padrona di casa”, non vuole essere accompagnata al tavolo e chiede la card per l’uscita, o davanti a Giovanni Tarantelli il primo a consegnare il cappotto al guardaroba pagandone il costo, ma anche l’ultimo ad andar via alla fine del veglione di capodanno solo dopo aver aiutato a rimettere in ordine la sala, mostrando lui in primis professionalità e dedizione al lavoro.
Per ora, all’orizzonte, si avvista la data del 5 gennaio: salga chi può e si lasci cullare dalle onde e dalla musica di uno dei violini più bravi d’Abruzzo.

Giada Corradetti

1 Commento su "Metti una sera una cena-spettacolo, varata la nave de “La dolce vita”"

  1. Annamaria Iovannitti | 5 Gennaio 2019 at 18:01 | Rispondi

    Bellissima iniziativa, coraggiosa. Congratulazioni ed auguri ! La classe non è acqua.

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