Muove i primi passi il Contratto Istituzionale di Sviluppo

Esce dalla forma embrionale il  Contratto Istituzionale di Sviluppo per il Turismo Montano e Sostenibile, intesa sottoscritta nel mese di marzo scorso tra la Regione Abruzzo e il ministero della Coesione Territoriale. Una vera opportunità per l’Abruzzo e per la valorizzazione del suo territorio che comprende tre Parchi nazionali, un parco regionale e ben 97 aree protette, ha affermato il vice presidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli, a termine della riunione indetta nel pomeriggio di ieri per la presentazione del CIS. Presente anche l’assessore al turismo, Giorgio D’Ignazio e il presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso.

“Il CIS è uno strumento concepito per accelerare e ottimizzare l’utilizzo delle risorse e degli investimenti pubblici – spiega con una nota il vicepresidente -, grazie ad una radicale semplificazione delle procedure, corsie preferenziali in tema di investimenti, possibilità di realizzazione di opere pubbliche”.

Il documento – proposto dalla Regione Abruzzo – è stato sottoscritto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero della Coesione territoriale e del Mezzogiorno, Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio del Territorio e del Mare, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dalle Province dell’Aquila, di Pescara, di Chieti e di Teramo, e da Invitalia – Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa.

“Questo contratto – conclude Lolli – il primo che il Governo sottoscrive con le Regioni in materia turistica, è un’opportunità unica per valorizzare e incrementare il turismo sostenibile con particolare riferimento alle aree montane. E per il suo successo è indispensabile il supporto di tutti gli attori del territorio. L’Abruzzo potrà presentare un pacchetto di proposte per valorizzare e incrementare il turismo montano e sostenibile, mettendo insieme tutti i progetti riguardanti le aree interne, utilizzando tutti gli strumenti di finanziamento disponibili (Masterplan per il Mezzogiorno, fondi Fas, Fesr, Psr), oltre alle risorse statali in cofinanziamento con soggetti privati”.

Savino Monterisi

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