Una struttura protetta, in pratica, realizzata nel centro storico di Sulmona dall’associazione La Fenice Onlus, presieduta dall’avvocato Andrea Marino.
L’inaugurazione in forma privata c’è stata ieri e l’obiettivo dell’associazione è quello di entrare a regime in poco tempo.
Un appartamento con sei posti letto, cucina e servizi, messo a punto dai soci della Fenice che, personalmente e con fondi propri, si sono occupati di arredare, tinteggiare e allestire lo spazio.
Casa Silvia si occuperà di accogliere minori con problemi comportamentali, in forma residenziale e semiresidenziale (quindi anche come centro diurno), ovvero ragazzi segnalati dal tribunale dei minori e da quello civile, ma anche minori stranieri non accompagnati.

“E’ il primo passo di un progetto più grande – spiega Marino – che è quello di creare un vero e proprio circuito chiamato le Case di Jona. Sono strutture protette che a Sulmona servono e che aiutano le famiglie e i minori a superare fasi delicate dell’adolescenza”.
Nella struttura, diretta da Marco Colantoni, opereranno due psicoterapeuti, un assistente sociale e dieci operatori che si sono appositamente formati per accudire e avviare ad un processo di rieducazione i ragazzi con problemi comportamentali e di inserimento.

Un’impresa, insomma, con fini sociali che nel capoluogo peligno mancava, tanto che i residenti a Sulmona dovevano far ricorso a strutture esterne, spesso, per quanto riguarda i “minori adulti”, ubicate sulla costa.
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