Niente scuolabus per gli studenti di città. Protestano le mamme

Scuolabus per le frazioni, quando passa e non ritarda, ma per gli studenti di città la corriera non c’è, almeno non per tutti. Questo l’appunto dei genitori della Sulmona scolastica traslocata. Lo scuolabus per capirci c’è, ma il suo passaggio non copre i diversi quartieri del capoluogo peligno e, a quanto pare, fino ad ora nessuno ne avrebbe fatto richiesta.

Il servizio insomma è riservato quasi in gran parte all’hinterland sulmonese, per la città invece tocca intercettare le soste previste e immutate negli anni. 

Il problema nasce a seguito dei trasferimenti degli istituti scolastici perché prima degli arcinoti problemi di sismicità, vulnerabilità, un alunno, ad esempio, della “Lombardo Radice”, nella sua storica sede di Via Togliatti, residente nella Sulmona cittadina, non avrebbe mai reclamato lo scuolabus, perché la zona Cornacchiola è una posizione di facile accesso, centrale, per molti a due passi da casa. Da qualche anno però con il trasloco forzato negli ex locali Cescot, in zona artigianale qualche problema è sorto anche per gli studenti della Sulmona centro.

L’assessore Antonio Angelone fa sapere che le corse e i punti in cui vengono prelevati i bambini non sono mutati nel tempo, non ci sono state segnalazioni, né richieste presentate per implementarli. Ma non sono dello stesso avviso alcune mamme che hanno invece detto di essersi recate più volte in Comune per reclamare il disagio e di non aver ricevuto nessuna risposta. Non nei fatti almeno.

Dunque, Angelone invita i genitori a comunicare le esigenze per cercare di trovare una soluzione e aumentare in caso il numero delle corse. “L’ottica – spiega l’assessore -, è quella di andare incontro alle necessità e lo stiamo facendo, stiamo già intervenendo per situazioni di difficoltà”. Attualmente sono una trentina i piccoli utenti dello scuolabus e “nonostante uno dei due mezzi sia fermo, per ora le corse sono partite e non ci sono stati disservizi in questi giorni”.

L’assessore lancia una proposta alle scuole invitandole a fare un report e ad indicare le necessità legate al trasporto dei bambini per poter in questo modo, a domanda, rimodulare le corse.

O magari, chissà, si potrebbe ripescare quella bella esperienza di Ptratola del Piedibus: tanto visto lo stato del trasporto pubblico in città, il rischio di doverci andare comunque a piedi a scuola, è sempre dietro l’angolo.

Anna Spinosa

2 Commenti su "Niente scuolabus per gli studenti di città. Protestano le mamme"

  1. Consiglio alle mamme “bugiarde” 🙁 di segnalare sempre per iscritto le loro lamentele, considerato com’è stato che si passa sempre dalla ragione al torto…
    Verba volant, scripta manent.
    L’ssessore, più che lanciare proposte, dovrebbe “lanciare” chi riceve le segnalazioni e le insabbia.
    Buona la proposta del piedibus, coerentemente con la stagione 😉

  2. Lancio un suggerimento (pescato dalla rete) per l’assessore Angelone, per tentare di recuperare i “punti persi” acquisiti con la “inopportuna quanto farlocca” dichiarazione delle mamme bugiarde.
    https://bit.ly/2WeJhLR
    L’utilizzo dei parcheggi per disabili per i soli “reali fruitori”.
    Il sistema di utilizzo va certamente calzato sulla realtà locale, ma l’idea è buona.
    Una multa “certa” a chi occupa senza diritto lo spazio riservato, e questo tramite un sensore affogato nell’asfalto con diretta segnalazione al comando dei VV. UU., per inviare il vigile ad effettuarne la multa immediatamente, ancor meglio se la multa partisse in automatico tramite telecamera che ne riprenda la targa così da evitare “l’usa e fuggi”, ma come sappiamo le telecamere in città è utilizzato solo a scopi elettorali, poi che non funzionino è un caso ☹ .
    Poi volendo lo stesso principio potrebbe essere utilizzato sulle strisce blu e casi analoghi, in modo di far regredire il mal costume dei cittadini che ha preso il sopravvento su tutto, grazie anche alla non curanza di chi dovrebbe controllarci (per mestiere) e non lo fa.
    Ci riabitueremmo così pian pianino e di nuovo ad un senso civico perso da troppo tempo e la vita quotidiana ne guadagnerà per certo.
    Io, fossi in lei, caro assessore Angelone, un pensierino ce lo farei, prima che gli rubino l’idea (e solo questa) gli altri politici per una prossima campagna elettorale… o verrà semplicemente “insabbiato” 😉 .

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