Orso morto nel Pnalm, la causa del decesso è un laringospasmo

E’ confermato, l’orso marsicano morto durante le operazioni di cattura nell’aprile scorso a Lecce dei Marsi è deceduto per cause naturali. E’ di oggi la conferma del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise che sostanzialmente non si discosta da quanto riultato dall’analisi necroscopi effettuata all’indomani dell’accaduto. La relazione del responsabile del Centro di referenza nazionale per la medicina forense veterinaria dell’IZS di Lazio e Toscana, sezione di Grosseto, Dott. Rosario Fico, attesta che il decesso è stato dovuto “ad un laringospasmo, conseguente ad un episodio di rigurgito, verificatosi nella fase di induzione della narcosi; e che la complicanza letale sia stata favorita da una patologia pregressa. Conferma, inoltre, la correttezza e la regolarità delle procedure messe in atto dal personale del Parco e del veterinario in particolare”.

“Con la relazione sull’accertamento della causa di morte – dichiara il Presidente Antonio Carrara – si chiude un capitolo di una vicenda molto dolorosa per il Parco e per tutti coloro che hanno a cuore la conservazione dell’orso marsicano. Non ho mai dubitato della correttezza e della professionalità del personale coinvolto nella vicenda ma era necessario fare chiarezza per tutti attraverso la verifica di un soggetto terzo come l’IZS di Grosseto. Resta il rammarico per la perdita dell’orso, resta la necessità di un opera più intensa per ridurre le cause che possono indurre patologie nell’orso, ma non rimangono ombre sull’operato del Parco. L’orso marsicano ha bisogno della professionalità, della passione e della tranquillità di chi quotidianamente lavora per la sua conservazione”.

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