Ospedale Castel di Sangro, mancano personale e turnazioni adeguate, l’appello

Perle dell’indotto economico turistico ma con un ospedale sguarnito di personale e certezze.

I consiglieri di opposizione, Alfredo Fioritto, Raffaella Dell’Erede, Diego Carnevale, Daniele Marinelli tornano sulla questione del nosocomio di Castel di Sangro ricordando ciò che secondo norma manca, quello che con 11 milioni messi in campo avrebbe dovuto esserci rammentando tra l’altro come durante il periodo natalizio il presidio locale fosse strabordante di pazienti e di richieste, “medici ed infermieri correvano incessantemente”. Si domandano perché un ospedale che numeri li ha, in termini di richiesta di prestazioni, debba essere raggiunto ancora da tagli, “impoverimenti” e ai tanti complimenti dei politici sul turismo sportivo dell’Alto Sangro rispondono “ma sanno, questi politici, che in assenza di un ospedale efficiente non solo i cittadini ne pagherebbero le conseguenze ma quegli sciatori, aumentati del 40% quest’anno, avrebbero dubbi a tornare e quelle gare sportive importanti che fortunatamente si svolgono nei nostri territori non potrebbero svolgersi senza una struttura ospedaliera adeguata?”

Dunque i consiglieri presentano la lista di cosa manca, a partire da 2 medici in medicina, attualmente sono solo in due e non riescono a coprire le necessità, “d’altronde 4 sarebbe il numero previsto”; medici in pronto soccorso dato che un’unità ha lasciato in quanto vincitore di concorso in altra sede e un’altra è in procinto di fare lo stesso; una turnazione adeguata in cardiologia visto che 11 sono i medici tra Sulmona e Castel di Sangro “e quindi 3, anziché 1, potrebbero essere assegnati al nostro presidio”; un medico in chirurgia perché un’unità è andata via; per l’anestesista “siamo in attesa”, Ortopedia, da valutare l’eccellenza e l’elevatissimo numero di interventi, 3 medici sbrigano un volume di attività annuale di quasi 9.000 accessi e circa 800 interventi.

L’opposizione torna a fare il suo appello come già rivolto nell’ultimo consiglio comunale, per il centro analisi “lasciate che il laboratorio analisi continui a lavorare come fa da sempre e bene con un elevato numero di accessi. Annullate quella scellerata delibera 2159 Asl del 30 novembre 2017 pubblicata il 18 dicembre che lo vuole ridotto a centro prelievi”. I consiglieri poi intervengono sulla notizia che vedrebbe la Regione fare un passo indietro, “peccato che non c’è nulla di scritto mentre invece la delibera citata è contenuta nel piano strategico 2018-2020 bilancio pluriennale di previsione della nostra Asl” e specificano “sarebbe necessario un atto scritto a firma del direttore generale per scongiurare un evento così nefasto. Fino ad allora, permetteteci di avere dei dubbi”.

Un’ultima considerazione la rivolgono sull’utenza del vicino Molise “abbiamo un elevato numero di accessi, una mobilità attiva che si attesta sul 50% queste persone, se il presidio di Castel di Sangro venisse depauperato, non andrebbero certamente a Sulmona ma a Campobasso” e dunque inconclusione si domandano “Conviene alla nostra Asl?”

A.S.

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