Paesaggio agro-pastorale e pietra a secco: i laboratori del Parco Maiella

Una giornata intensa di approfondimenti e di presentazione delle prossime iniziative che il Parco nazionale della Maiella intraprenderà nei prossimi mesi.

Si è svolto lo scorso 18 giugno a Caramanico Terme, presso la sede scientifica del Parco, il seminario dedicato al recupero, tutela e valorizzazione del paesaggio agro-pastorale nel Parco nazionale della Maiella al quale sono intervenuti oltre a rappresentanti dell’ente parco, anche esponenti della politica locale e regionale.

Dopo i saluti del sindaco di Caramanico Terme Franco Parone che ha auspicato “future e rinnovate collaborazioni per la promozione di un territorio che ben rappresenta i caratteri distintivi del paesaggio agro-pastorale”, l’assessore regionale ai beni e attività culturali e di spettacolo – formazione professionale della Regione Abruzzo Roberto Santangelo ha sottolineato l’importanza del riconoscimento regionale del corso di formazione per operatore di costruzioni in pietra a secco, attivato nel 2023 dal Parco. Della “necessaria relazione con la Regione Abruzzo” ha parlato il presidente del Parco nazionale della Maiella Lucio Zazzara per il quale l’istituzione regionale resta “l’elemento cardine e trainante della politica di sviluppo e comunicazione turistica dell’intero territorio”.

Un territorio al quale il Parco dedica un’intensa attività di studio e ricerca come ha ricordato il direttore Luciano Di Martino che nel suo intervento ha evidenziato le iniziative sviluppate in questi anni per la valorizzazione dell’agro-diversità. Attività che si aggiungono a quelle presentate dal responsabile dell’ufficio di Pianificazione e Gestione risorse dell’ente Giuseppe Maurizio Monaco che ha dedicato il suo intervento al corso di formazione per operatori di costruzioni in pietra a secco che il Parco proporrà il prossimo autunno. E al cantiere didattico – esperienziale avviato in località Passo San Leonardo, ”un vero e proprio museo all’aperto” dove oltre ad ammirare ricostruzioni in pietra a secco, sarà possibile fare formazione professionale, didattica per scuole e adulti e “raccontare il paesaggio del parco e le sue trasformazioni” attraverso pannelli informativi, mostre, campi vetrina e spazi dedicati ad attività manuali e pratiche.

C’è anche cacio morra tra le iniziative del Parco che “al prodotto fortemente legato al territorio e alle dinamiche storiche ed evolutive della zootecnia del territorio majellense” ha dedicato il progetto presentato dal responsabile del servizio veterinario del parco Simone Angelucci. Una presentazione accompagnata dalla degustazione del prodotto caseario unitamente ai vini Vola Volè Maiella National Park della Bio-cantina Orsogna.

Tra gli interventi anche quello della presidente di ITLA Italia aps Sabine Gennai-Schott i cui saluti hanno lasciato spazio alla presentazione dell’associazione a cura della coordinatrice Donatella Murtas che ha rimarcato “il forte legame con il Parco, le attività già realizzate e il ruolo dell’ente nella valorizzazione della scuola italiana della pietra a secco”. Tecnica utilizzata nella realizzazione di manufatti divenuti vere e proprie testimonianze storiche del territorio e della sua trasformazione, come illustrato lo storico e ricercatore Edoardo Micati mentre all’agricoltura dei paesaggi terrazzati nei suoi aspetti storici, dinamici ed evolutivi ha dedicato il suo intervento l’etno-botanico Aurelio Manzi.

A chiudere l’intensa giornata di approfondimenti, la presentazione sul paesaggio terrazzato maltese curata dal gradito ospite del Parco il biologo e botanico dell’università di Malta Joseph A. Buhagiar con cui “sono stati avviati contatti ed incontri per possibili partnership nella formulazione di progetti in ambito europeo”.

1 Commento su "Paesaggio agro-pastorale e pietra a secco: i laboratori del Parco Maiella"

  1. Avanguardia!

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