Palestre, tra riaperture e tensostrutture si torna a “correre”

Ci vuole allenamento e pazienza, è il caso di dire, ma Sulmona lentamente sta uscendo dall’emergenza sportiva. La chiusura pressocché totale degli spazi adibiti ad attività fisica, per atleti e studenti, infatti, comincia a trovare qualche soluzione. In un incontro tenuto l’altro giorno con le associazioni, infatti, l’assessore Nicola Angelucci ha cominciato a consegnare le chiavi e gli orari delle palestre che hanno già ottenuto la relazione di agibilità e idoneità a causa della quale erano stati chiusi tutti gli spazi cittadini.

Insomma è arrivato il via libera per il momento almeno per tre strutture: la palestra Nicola Serafini all’Incoronata, quella di via stazione Introdacqua per la scherma e quella delle scuole Capograssi, la prima che rimetterà in moto, oltre alle attività pomerdiane delle associazioni, anche quella mattutina di parte degli studenti della città.

Alla palestra dell’Incoronata, in particolare, torneranno ad allenarsi le squadre di calcio dell’Ovidiana e del Real Sulmona, le due squadre di calcetto e gli sbandieratori della Giostra. Tutta per il fioretto e la sciabola è invece la palestra di via stazione Introdacqua che tornerà all’associazione Gymnasium reduce dalla medaglia d’oro di Londra. La palestra delle Capograssi, invece, sarà destinata alla ginnastica artistica e all’atletica Serafini e, ovviamente e finalmente, agli studenti della scuola che non ha ancora ricevuto la comunicazione ufficiale, ma che potrebbe tornare a far indossare tuta e scarpette ai propri studenti già a partire da lunedì prossimo.

Per le altre quattro palestre chiuse bisognerà invece attendere almeno tutto il mese di novembre: il Palasport deve infatti ancora superare diversi scogli burocratici (tra cui l’accatastamento), mentre per la palestra delle medie Serafini, quella dell’Ovidio e della Lola DiStefano, sono in fase di ultimazione le verifiche tecniche per il rilascio della relazione richiesta dal primo settore.

“Entro il mese dovremmo riuscire a riaprire tutte le strutture – spiega Angelucci – e far tornare alla normalità lo sport e le scuole”.

Della lista non fanno parte però gli studenti delle Masciangioli ospitati nei Musp e quelli della Lombardo-Radice: circa ottocento studenti in tutto che da più di un anno hanno dovuto cancellare l’ora di educazione fisica dall’offerta formativa. Per loro, però, il Comune ha pensato ad affittare delle tensostrutture: due palloni, insomma, che da fine novembre e fino a giugno dovrebbero permettere di riattivare gli allenamenti a scuola. “Abbiamo già i preventivi, circa 25mila euro di spesa – continua Angelucci – dobbiamo ora reperire le risorse ed allocarle nei capitoli di bilancio. Anche qui contiamo di chiudere le procedure nel giro di un mese”.

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