Piscina comunale, approvati gli atti di gara per l’affidamento decennale

E’ stata pubblicata in mattinata la determina per l’approvazione degli atti di gara per l’affidamento in concessione della gestione pluriennale della Piscina Comunale di Sulmona. Si dà così il via all’indagine di mercato per acquisire le manifestazioni di interesse per l’affidamento dello stabile. L’impianto, al momento, è gestito dalla Roma Nuoto ma ben presto la struttura in località Incoronata potrebbe cambiare gestione, o rimanere con la società romana qualora dovesse partecipare alla gara.

D’altronde lo aveva specificato l’assessore allo sport Attilio D’Andrea: l’obiettivo è quello di dare in affidamento la maggior parte dell’impiantistica sportiva, divenuta ormai insostenibile economicamente per il Comune (di Sulmona, ma non solo). Rimane comunque l’intento di valorizzare il patrimonio comunale, preservando e garantendo lo stato di buona conservazione dell’impianto sportivo mediante interventi manutentivi costanti e debita attività di custodia. Una mission che passa necessariamente attraverso l’affidamento al privato.

Con l’affidamento di gestione pluriennale si cercherà anche di fornire alla realtà sportiva locale una risposta concreta per l’espletamento della disciplina sportiva del nuoto e di quelle compatibili presenti sul territorio. Viene in mente l’Olimpionica Sulmona, che ha dovuto fare i salti mortali (non solo dal trampolino) in questi ultimi due anni per portare avanti la propria attività agonistica in vasca, con la pallanuoto che pur non avendo mai avuto una vera e propria “casa” a disposizione, è riuscita a vincere un campionato regionale.

L’affidamento dell’impianto ha durata decennale. Il valore della concessione sarà di circa mezzo milione d’euro all’anno (528.500 euro) per un totale di oneri complessivi pari a 5.285.500 euro. Il canone annuo è di 6.000 euro, soggetto al rialzo in sede di gara. Mentre per quanto concerne la manodopera il costo è pari a 235.000 euro.

Insomma grazie all’affidamento pluriennale si potrà ragionare a lungo raggio, con investimenti mirati. Non bisogna infatti dimenticare che la Roma Nuoto, in questi due anni, ha comunque dovuto fare i conti con la pandemia, l’attesa per l’agibilità dell’impianto e il rincaro delle bollette di luce e gas legato alla crisi ucraina. Non proprio un percorso semplice, anzi.