Polizia stradale di nuovo a rischio per Sulmona e Castel di Sangro

Torna a farsi strada, purtroppo, il vecchio progetto di soppressione della polizia stradale a Sulmona e a Castel di Sangro proposta dal compartimento Abruzzo direttamente al ministero con, per Sulmona, la possibilità di confluire in un distaccamento autostradale, verosimilmente quello di Pratola. A denunciare l’ipotesi è la Siulp che ha già scritto al consigliere regionale aquilano Pierpaolo Pietrucci, ai sindaci di Sulmona, Castel di Sangro, Roccaraso e a tutti i comuni il cui territorio è vigilato dalla suddetta polizia.

Una scelta incomprensibile quella del compartimento alla luce anche della lettera citata dal segretario generale Siulp, Fabio Lauri, in cui si acclamava l’importanza del presidio sangrino poiché l’unico in quel bacino “situato in una posizione strategica, ai confini tra Abruzzo e Molise, opera su un territorio di alta montagna ad alta vocazione turistica, con tre stazioni sciistiche” con tante altre motivazioni che ne sottolineavano l’importanza. La Siulp è, quindi, intervenuta a ricordare alle istituzione deputate alla decisione per quanti e quali motivi questa potrebbe essere una scelta grave per entrambi i presidi, basti pensare al ruolo che la polizia stradale ha rivestito nella scorsa emergenza neve con il blocco dell’Altopiano delle Cinque Miglia o il fatto che Sulmona conta 25mila abitanti e che ha già subito la chiusura della polfer.

Il rischio è concreto. D’altronde la condanna, in un certo senso, si è già avuta da parte del dipartimento di pubblica sicurezza nel non trasferire più personale e “se non chiuderanno oggi, chiuderanno comunque presto per mancanza di risorse umane- sottolinea la Siulp che aggiunge-. La sicurezza dei cittadini rappresenta un’esigenza primaria per i Sindaci e per gli Amministratori locali per cui siamo certi che sapranno bene quali tutele adottare a favore dei rispettivi territori”.

“I Dirigenti della Polizia arrivano periodicamente da altre parti d’Italia- aggiunge Lauri-, a volte non hanno neanche il tempo di percepire le vere criticità del luogo su cui si trovano temporaneamente ad operare, per cui propongono la chiusura di uffici vitali per la popolazione per poi essere trasferiti altrove, a volte senza poter comprendere il danno che una loro superficiale proposizione potrebbe causare alle persone che popolano questa terra, ai loro figli e a coloro che raggiungono l’Abruzzo per turismo”.

La Siulp  è disponibile a collaborare con tutte le istituzioni interessate alla tutela ed alla sicurezza dei cittadini di Sulmona, della Valle Peligna e dell’Alto Sangro per scongiurare la chiusura di strategici uffici di legalità.

S.P.

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