Polo scolastico, Di Nino “l’amministrazione non è chiamata a deliberare nulla in merito”

Sulla questione Polo unico scolastico il sindaco di Pratola Antonella Di Nino chiarisce “Non tocca alla maggioranza che amministra Pratola Peligna da poco più di un mese approvare il progetto sul Polo Unico scolastico, sul quale compattamente conserva la propria contrarietà come ribadito in campagna elettorale e prima ancora in comune dagli allora consiglieri di opposizione Antony Leone e Antonio Di Nino”. Un progetto quello in questione già approvato dalla Amministrazione De Crescentiis e specifica il neo primo cittadino “la mia amministrazione non è chiamata a deliberare nulla in merito”. Vogliono verificare con accuratezza, lo stato di avanzamento dell’iter del progetto voluto e votato dalla precedente amministrazione e operare responsabilmente una scelta nell’interesse dei pratolani. “Abbiamo la possibilità di utilizzare gli strumenti normativi per provare a bloccare il progetto, ma abbiamo soppesato costi e benefici per la collettività perché in ballo ci sono risorse pubbliche importanti e l’interesse primario dei cittadini alla sicurezza dei loro figli nelle strutture comunali”.
Una campagna elettorale quella portata avanti da Pratola Bellissima che aveva rimarcato la contrarietà al Polo,  in cui la Di Nino affermava che avrebbe  “sfidato” la Corte dei Conti sui Musp,  intenzionati a procedere nelle more delle verifiche sulle scuole pratolane, e non sulla revoca al Polo. “La serenità dei genitori e la sicurezza degli studenti sono per noi fondamentali e lo stiamo dimostrando con i fatti, responsabilmente”. Nello specifico ha spiegato la Di Nino parliamo di un’opera già finanziata da una delibera Cipe per 7 milioni di euro, che ha già superato le fasi della progettazione e della validazione e della successiva approvazione dei due passaggi precedenti da parte dell’Ufficio speciale di Fossa, “per non parlare dei circa 120 mila euro già stanziati per la demolizione del plesso dell’ex Itis, nonché degli oltre 200 mila euro spesi per la progettazione, con il certo intervento della Corte dei Conti in caso di formale contrarietà ed eventuale blocco dell’opera che potrebbe comportare anche la perdita del finanziamento Cipe”.
Il dato più rilevante fa notare il sindaco è che “al blocco dell’opera conseguirebbero la rimodulazione del finanziamento, tre nuove progettazioni e tre nuovi bandi per quante sono le strutture di Pratola, cioè tempi ulteriormente dilatati (che nella migliore delle ipotesi non saranno inferiori a cinque anni) per i passaggi burocratici e per la realizzazione della prima scuola (e non di tutte e tre), il tutto a danno della necessità di garantire subito la sicurezza degli studenti, che è stata e rimane priorità di questa amministrazione”.

1 Commento su "Polo scolastico, Di Nino “l’amministrazione non è chiamata a deliberare nulla in merito”"

  1. giovanni antonio | 27 Luglio 2017 at 18:31 | Rispondi

    chi pagherà il degrado se si farà nuovo polo scolastico abbandnando scuole attuali i topi e altri sarannoi padroni..

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