Programmi complessi, il dirigente rifiuta il protocollo: “Conflitto di interessi”

Il Comune di Sulmona sta preparando la risposta da dare alla Sirius, la società che il 6 maggio scorso ha presentato per le vie legali un atto di intimidazione, diffida e messa in mora, perché si dia risposta, entro trenta giorni, al progetto di costruzione di due palazzine in via XXV aprile che la società ha presentato nel 2011. Progetto di Programma integrato, a sua volta rielaborato dal bando per i Programmi complessi che vennero presentati nel 2003. Dopo ventuno anni di silenzio, interrotto di tanto in tanto, di sindacatura in sindacatura, da buoni propositi e roboanti promesse, insomma, si torna a chiedere conto di quei progetti urbanistici o meglio di lottizzazione che avrebbero dovuto rappresentare di fatto una variante o un’alternativa al Piano regolatore generale, che di anni a Sulmona ne ha compiuti ormai quaranta. Non è un caso, forse, che la voglia alla Sirius sia tornata proprio quando si è tornato a parlare della caserma dei vigili del fuoco che il Comune vorrebbe realizzare proprio in via XXV aprile su quei terreni che oggi sono della Sirius. E d’altronde lì era stata prevista la caserma anche venti anni fa, quando Sirius, prima che rimodulasse il progetto, aveva proposto di cedere il terreno per la caserma, in cambio dello svincolo della palazzina. “Benefit” poi sparito nel 2011.

A sparire nel corso degli anni, in realtà, sono stati anche i progetti: erano 42 nel 2003, divennero 7 nel 2011, poi 5. Ad oggi non si sa: perché il mercato e la città sono cambiati e probabilmente di quei 5 progetti ancora in pancia, non tutti sono ancora sostenibili. Economicamente, urbanisticamente e commercialmente. Sulla carta, però, esistono e dovrebbero, stando alla diffida presentata da Sirius, essere valutati tutti insieme e messi a graduatoria definitiva, per indicare quale il Comune preferisce.

Operazione che, però, non si sa chi dovrà farla: il dirigente del terzo settore, Franco Raulli, infatti, l’altro giorno, all’indomani cioè della diffida presentata da Sirius, si è tirato fuori: con una lettera indirizzata al sindaco, alla giunta e alla segretaria comunale, ha infatti spiegato che lui quelle carte non le toccherà, perché tra i cinque progetti in ballo, ce n’è anche uno della sua convivente. Insomma è in “palese situazione di conflitto di interesse” spiega lo stesso Raulli e per questo rifiuta l’assegnazione del protocollo.

In realtà è probabile e forse logico, viste le mutate esigenze abitative della città (si pensi solo allo spopolamento), che una volta per tutte i Progetti integrati o Programmi complessi vengano cassati dall’agenda urbanistica della città. In tal senso si starebbe muovendo il Comune nella risposta da dare a Sirius: della serie, niente è dovuto. Tutto è da rifare, da ripensare. Che dopo venti anni la città ha cambiato i connotati.

4 Commenti su "Programmi complessi, il dirigente rifiuta il protocollo: “Conflitto di interessi”"

  1. Nulla cambia in città | 11 Maggio 2024 at 06:19 | Rispondi

    Una città paralizzata dove a sviluppare e crescere è solo la buca della cogesa

  2. Se queste sono le premesse!!!!Di progetti fermi paralizzati dalla burocrazia o da problemi di ordine giudiziari in citta’ ne abbiamo piene le tasche.

  3. Il problema che il tempo passa per colpa degli uffici comunali che sono l’unica cosa per non dire andazzo che rimane immutato nel tempo creando doppio danno alla città, pratiche e soldi fermi e gran parte del bilancio speso per pagare e premiare chi paralizza la città

  4. Città alla frutta.

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