Mastrangioli si riferisce, in particolare, ad uno studio dell’aria poiché, sono i dati a dimostrarlo, il territorio peligno ha registrato, tra il 2006 ed il 2011, un indice di mortalità superiore alla media regionale. L’Aria, quindi, è il primo elemento sul quale partire. D’altronde uno studio sulla qualità dell’aria, in relazione al benessere e alle patologie, è quello di cui si era parlato lo scorso anno a Sulmona, in occasione del convegno organizzato nell’ambito della seconda giornata del Congresso Nazionale su Ecologia e Ambiente.
“Auspicai allora- ricorda Mastrangioli-, vista anche la scarsa partecipazione al Convegno dei decisori politici e istituzionali locali, che non passasse nel dimenticatoio quanto da tutti proposto in termini di operatività per l’avvio dello Studio. Come sempre avviene, purtroppo, in questo territorio, ai convegni e ai dibattiti, anche per tale tematica, a quel che risulta a livello pubblico, nulla si è mosso da allora ad oggi. Questo- prosegue- la dice lunga sulla capacità di questo territorio di lavorare in sinergia, in particolar modo su tematiche così delicate ed importanti quali l’Ambiente e la Salute”.
Non c’è più tempo. “Ognuno deve fare la propria parte: Regione, Comuni, Provincia, Fondazioni e soggetti privati, senza alibi di sorta da parte di nessuno se si ritiene che la tutela della salute e dell’ambiente rappresentino delle priorità, oltreché degli obblighi costituzionali”.
I primi ad essere chiamati in causa per l’istituzione del tavolo sono il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, e l’assessore regionale alla sanità, Silvio Paolucci.
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