Ripristino mancato, sbarca a Pratola la questione dell’ospedale di Popoli

Sbarca a Pratola la questione della “salvaguardia dell’ospedale di Popoli”. Oggi presso la sala consiliare del municipio, alle 17.00, si svolgerà l’assemblea del movimento impegnato da tempo nella difesa del presidio. In particolare l’argomento sul quale ci si concentrerà è la mancata applicazione da parte del direttore generale, Armando Mancini, di quanto deliberato dalla giunta regionale circa la riorganizzazione ospedaliera. Per Popoli era stato deciso “il ripristino delle risorse tecniche, umane e strutturali (organigramma) che l’Ospedale aveva nel 2012–2015 e cioè quando secondo l’Agenas  (Agenzia Nazionale della Sanità) l’Ospedale era tra le eccellenze in Italia”.

Non è esclusa l’interruzione di pubblico servizio secondo gli attivisti che stanno vagliando la possibilità di una denuncia. “Da parte del Movimento- si legge nella nota- c’è anche il rammarico nel leggere nella delibera del Direttore Generale n.180 del febbraio scorso che la Direzione Aziendale non ha letto ovvero non ha saputo interpretare gli ultimi decreti legge dove si dice che l’ospedale in quanto ricadente dal 2009 nel cratere terremoto dell’Aquila viene derogato dalla legge Lorenzin per 48 mesi. In tale delibera del Direttore Generale si legge invece che i decreti legge ‘hanno determinato l’inclusione del Presidio Ospedaliero di Popoli tra le strutture ricadenti nel cratere sismico’”.

Per il movimento, quindi, questa “cattiva” interpretazione avrebbe condotto a tutta una serie di errori nella gestione dell’ospedale tali da tradursi in gravi penalizzazioni per i cittadini.

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