Sprar “Majella accoglie”: nasce Nice. Una speranza contro lo spopolamento

Nello Sprar “Majella accoglie” (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) che le amministrazioni comunali di Campo di Giove e di Cansano hanno attivato in collaborazione con la Horizon Service Società Cooperativa Sociale di Sulmona è nato un bambino, Nice, figlio di papà David e di mamma Loveth, entrambi di nazionalità nigeriana e residenti nel Comune di Cansano. Nice è venuto alla luce il 18 febbraio nell’Ospedale Civile di Sulmona.

“La nascita di Nice – scrivono le due amministrazioni comunali e la Horizon – rappresenta un nuovo seme di speranza nel solco di quella sana e costruttiva accoglienza fondata su valori e rispetto reciproco, un nuovo inizio che ci auguriamo possa essere di buona vita. Un proverbio africano dice ‘per far crescere un bambino ci vuole un intero villaggio’. Cansano e Campo di Giove ben rappresentano quel villaggio, che sostiene le nuove famiglie”.

A Cansano e a Campo di Giove hanno trovato ospitalità quattro nuclei familiari. Le comunità che li hanno accolti, hanno creduto fermamente in un percorso di integrazione che avesse come obiettivo primario l’inserimento dei richiedenti asilo nel loro tessuto sociale. La nascita di Nice è una piccola speranza per paesi a forte spopolamento come lo sono quelli montani abruzzesi e la micro accoglienza e l’integrazione di richiedenti asilo, possono essere un modo per rigenerare le comunità. Va ricordato che questo non sarebbe nemmeno un fenomeno nuovo. I piccoli comuni del comprensorio dagli anni Novanta ad oggi hanno visto integrarsi perfettamente nel tessuto cittadino immigrati provenienti dai Balcani e dall’Est Europa, Cansano ne è proprio un esempio con la presenza della comunità kosovara.

S.M.

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