Sulmona diffida il Cogesa: stop ad assunzioni e incarichi

La pacchia è finita o meglio il postificio delle partecipate non potrà essere più quello che è stato finora: una continua infornata di assunzioni e consulenze senza alcun controllo che hanno ridotto le società in house, e in particolare Cogesa, in pesi per i Comuni soci, anziché risorse.

La nuova amministrazione comunale di Sulmona lo aveva messo tra i suoi obiettivi primari e ora è arrivato il salto di qualità: il controllo analogo torna, anzi diventa finalmente, quell’organo di controllo e indirizzo che avrebbe dovuto essere dall’inizio, impedendo che le società partecipate venissero governate senza alcun filtro e lasciate nelle mani degli amministratori di turno. Quando è andata bene.

Tutto nero su bianco, questa volta, con una durissima lettera che il sindaco Gianfranco Di Piero e la sua giunta e il presidente dell’Ufficio del controllo analogo, ovvero la nuova segretaria comunale Giovanna Di Cristofano, hanno indirizzato al Cogesa l’altro giorno, diffidandolo formalmente ad “effettuare nuove assunzioni ovvero conferire o prorogare o rinnovare incarichi senza specifica autorizzazione del comitato del controllo analogo. Considerato che codesta società ha avuto perdite per due esercizi consecutivi e ha chiesto a questo ente di procedere all’approvazione di una ipotesi di riequilibrio”.

Le assunzioni non sono giustificate automaticamente neanche se il carico di lavoro cresce, sottolineano citando tanto di sentenze, perché a pagare i danni potrebbero essere gli amministratori sia del controllo analogo che della stessa società.

L’indirizzo è stringente e riguarda il contenimento della spesa, ma non a chiacchiere: stop ai premi e gli incentivi che potranno essere dati solo a obiettivi raggiunti e a risultato di bilancio; nessuna promozione e inquadramento professionale più alto per le medesime funzioni; limitare l’uso dello straordinario; sottoporre ogni assunzione, motivandola, all’autorizzazione dei soci; così come per incarichi di consulenza (che lo scorso anno sono costati oltre 300mila euro) e collaborazioni, incarichi che potranno essere dati solo in casi eccezionali e straordinari quando oggettivamente non si può ricorrere a personale interno, sempre poi con natura comparativa e con il principio della rotazione; mentre si vieta il rinnovo e la proroga dei contratti in essere.

“Con l’occasione – conclude la lettera-diffida – si chiede altresì di fornire urgentemente informazioni circa la figura del responsabile prevenzione della corruzione e trasparenza, con il livello di inquadramento e degli altri ruoli svolti nell’organizzazione – scrive il Comune di Sulmona, rilevando delle gravi carenze nella pubblicazione degli atti -. Con successivo atto si procederà a trasmettere i criteri adottati da questo Comune, da applicare anche nelle partecipate, al fine della prevenzione delle infiltrazioni mafiose”.

11 Commenti su "Sulmona diffida il Cogesa: stop ad assunzioni e incarichi"

  1. a mio pare occorre sostituire il direttore tecnico per dare discontinuità alla gestione passata e ripartire con nuova idea della partecipata. che ne pensate?

  2. stop ai premi e gli incentivi??? Allu coges sicuro k parlan della stess società

  3. ma il mondo dell’impiego pubblico è una raccolta dei peggiori falliti della povertà, da cogesa a Asl ai comuni saca polizia etc. Figuriamoci se non si rubano o soldi con la miseria che si portano dietro . Neanche a farli questi articoli

    • Dillo all’infermiere o all’ OSS che ti assisterà (spero che non avrai mai bisogno) in ospedale o al netturbino che ti raccoglie i rifiuti sotto casa che si ruba i soldi ed è un fallito.

    • A giannelli facce fa du risate… | 16 Giugno 2022 at 15:07 | Rispondi

      Giannelli illumina il popolo sul tuo impiego e, soprattutto, spiegaci la tua teoria sull’impiegato/addetto pubblico…

    • Giannelli, tu dai del “povero” agli altri? A me sembri il re dei falliti, e sicuramente falliti sono i tuoi genitori, che non hanno saputo insegnarti neanche un po’ di rispetto per gli altri.
      Se lavori nel privato, con questa coccia che ti ritrovi, si capisce perché la produttività in Italia é la più bassa dei paesi industrializzati: perché il privato é pieno di falliti che non soni riusciti a superare lo straccio di un concorso pubblico.

  4. Beh, per il momento, l’unico commento plausibile è che era ora..
    Aspettiamo analoga attenzione anche alla SACA…..

  5. Il mio voto non e’ andato speracato !!!!

  6. Mi chiamo Antonio | 16 Giugno 2022 at 11:27 | Rispondi

    È tutto qui per il momento?
    Dell’espansione incontrollata e incontrollabile di questa discarica ne vogliamo cominciare a parlare?
    Di chi l’idea… o meglio da chi è stata pianificata e messa in pratica?
    E soprattutto questa espansione a vantaggio di chi, se poi i bilanci vanno in rosso?
    Volete far diventare la terra dei Peligni il ricettacolo dei rifiuti dell’Aquilano e del Pescarese… e non solo?

  7. Scusi, noi siamo in quattro, come se fosse antani anche per lei soltanto in due oppure in quattro anche scribai con cofandina, come antifurto, per esempio…

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