Sulmona e i confetti sul New York Times: “La fabbrica di Willy Wonka tra gli Appennini”

La fama e il successo non conoscono limiti di spazio né di tempo per i confetti sulmonesi. A confermarlo, negli anni, sono stati gli ordini d’oltremanica per le nozze della famiglia reale: da Carlo e Diana fino al matrimonio di Harry e Meghan, senza dimenticare William e Kate. I confetti sulmonesi sono sbarcati anche tra le pagine del New York Times. Un lungo articolo a firma di Jason Dhorowitz che spiega agli statunitensi la ripartenza dei matrimoni in Italia contornati dall’immancabile cornice dei dolci dal cuore di mandorla. Dal pezzo è stato successivamente partorito un video, che riporta le informazioni essenziali scritte da Dhorowitz. Ecco, quindi, che tra i quasi 8.000 Comuni italiani sotto la lente d’ingrandimento è finita proprio Sulmona, patria del confetto con tutte le ditte incastonate nel territorio.

“La fabbrica dei confetti Pelino sembra quella di Willy Wonka immersa tra i monti”, così esordisce il NYT prima di passare in rassegna le attività che affollano Corso Ovidio. “Bouquet colorati, con confetti trasformati in petali. Fiori di campo, girasoli e margherite. Ci sono tutte le combinazioni possibili di fiori”. Così prosegue la descrizione dei piccoli negozi sulmonesi, dalle vetrine di William Di Carlo fino all’attività in stile liberty dei Confetti Rapone. Quasi una fotografia di colori e zucchero che si mescolano per dare vita ad un simbolo della città.

Una digressione anche sui protagonisti, mancati, che lo scorso anno avrebbero dovuto sposarsi. Tra loro c’è Giada Di Natale, 27 anni, che ha raccontato la sua esperienza al quotidiano statunitense. Il fatidico “sì” sarebbe dovuto esserci lo scorso 18 luglio, ma è stata costretta come migliaia di spose a rimandare. “Appena il governo ha dato il via libera – riporta il NYT – la futura sposa ha subito prenotato confetti di colore rosso, da abbinare alle sue scarpe”.

Non poteva mancare anche un excursus sulla storia dei confetti, che a Sulmona fiorirono (nel vero senso della parola) nel XV secolo, quando le suore del Monastero di Santa Chiara glassarono con abbondante zucchero le mandorle che gli regalavano in abbondanza le piante all’interno del monastero. Se da un lato la Chiesa ha sempre apprezzato l’utilizzo dei confetti sulmonesi per le bomboniere di nozze, dall’altro non mancano i VIP che li hanno gustati. Tra tutti spicca George Clooney che, durante le riprese del film “The American”, tenutesi a Sulmona, ne sarebbe stato rapito tanto da consumarli ogni giorno a qualsiasi orario.

2 Commenti su "Sulmona e i confetti sul New York Times: “La fabbrica di Willy Wonka tra gli Appennini”"

  1. Ma i confetti nel video?
    Sulmona?

  2. Per esattezza | 8 Giugno 2021 at 10:30 | Rispondi

    Sono nell’articolo del NYT comprese le foto basta scaricarlo

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