Sulmonese a capo delle truffe online, denunciato insieme a cinque compari marsicani

Vendeva telefoni cellulari, optional automobilistici, computer: tutta merce di grande richiamo sul mercato online, soprattutto se proposta come “grande affare”. Affare, però, proprio non lo era, perché dopo aver versato i soldi su un conto PostPay la merce spariva come il venditore.

Nessuna risposta ad e-mail di sollecito, né al telefono che pure era stato dato come riferimento e, soprattutto, nessun pacco recapitato a casa.

Ideatore della truffa un quarantenne di Sulmona che insieme a cinque suoi amici di Avezzano aveva messo in piedi un meccanismo che gli sarebbe fruttato almeno 10mila euro, o almeno questa è la cifra finora individuata dalle diverse procure operanti: Verona, Varese, Agrigento e altre città italiane, che hanno contestato al sodalizio il reato di truffa aggravata.

Il vero responsabile era in realtà il sulmonese che organizzava la vendita online e che aveva convinto i cinque amici marsicani ad aprire ciascuno un conto PostPay su cui venivano versati i soldi dei truffati. L’accordo prevedeva, secondo la ricostruzione degli inquirenti, che il bottino venisse diviso equamente tra il prestanome del conto e l’ideatore ed esecutore materiale della truffa.

La polizia postale è risalita però prima agli intestatari dei conti e poi all’ideatore della truffa: tutti denunciati.