Testate alla compagna per gelosia. Arrestato

Sospetta che la compagna lo abbia tradito e la prende a testate facendole cadere due denti. E poi ancora botte in volto e al corpo, tanto da costringerla a ricorrere alle cure del pronto soccorso.
Con l’accusa di lesioni gravissime e minaccia aggravata è finito questa mattina in carcere Pietro Del Cimmuto, 52 anni tra qualche giorno, operaio residente a Introdacqua.
La polizia lo ha prelevato nella sua abitazione su ordine del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Sulmona Marco Billi, che ha firmato la richiesta di custodia cautelare avanzata dal sostituto procuratore Aura Scarsella.
I fatti risalgono al 22 giugno scorso (ma la querela dalla donna sarà presentata solo a fine luglio) quando i due, in presenza della sorella di lei, cominciano a litigare in casa perché, secondo l’uomo, lei lo avrebbe tradito. Il movente della gelosia è sufficiente a Del Cimmuto per perdere completamente il controllo e colpire la sua compagna in modo feroce. Una testata in pieno volto, appunto, e poi pugni e calci sferrati all’addome. E ancora minacciandola subito dopo di morte brandendo un’ascia. Una morbosa presunzione di possesso che è poi alla base di quasi tutte le violenze compiute sulle donne tra le mura domestiche e non.

L’uomo, difeso dall’avvocato Alessandro Margiotta, sostiene che la lite non sia stata così violenta e che quei due denti persi, avevano già problemi.
Ma a smentire la sua tesi c’è la testimonianza della sorella di lei e alcuni messaggi whatsapp inviati da Del Cimmuto nei giorni seguenti anche alla “cognata”, nei quali reitera la sua aggressività, ma soprattutto il referto dei medici dell’ospedale che è perfettamente compatibile con il tipo di colpi ricevuti. Senza contare che l’uomo già in passato aveva mostrato la sua violenza nei confronti della compagna con cui viveva da sei anni e che proprio in quel periodo aveva deciso di interrompere la relazione.
L’uomo sarà interrogato domani dal giudice Daniele Sodano.

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