Torna il migrante partito a piedi. Paura e speranza per il 20enne somalo

E’ tornato ieri dopo due giorni di stenti, il migrante, il ragazzo partito a piedi alla volta dell’Aquila. Ne ha macinato di chilometri, non conosceva la strada, ha detto di aver fatto dei tratti di montagna e poi cemento, campagne, fino ad arrivare al capoluogo abruzzese. E’partito perchè non sapeva che fare, sapeva che a breve avrebbe dovuto lasciare il centro della Casa Santa e ha deciso di partire prima del tempo. Ha dormito sotto un albero, faceva freddo e non ha nascosto nemmeno di aver acceso il fuoco per scaldarsi, perchè l’estate aquilana è pur sempre fredda per un ragazzo somalo. Ha provato a chiedere cosa potesse fare, cercava forse una possibilità di rimanere lì, nessuno è riuscito a dargli una risposta, un signore gli ha dato un panino, dell’acqua e i soldi per il treno del ritorno, destinazione Sulmona.

Hamed ha una storia di quelle che le cronache raccontano ma che si fa fatica ad acoltare da così vicino. Lui partito dalla sua terra e arrivato in Libia, il suo incubo lungo un anno e mezzo, di urla, percosse, manette, cicatrici. Un incubo, che gli arrecato un danno all’udito, riferisce, oltre che immagini difficili da dimenticare. Lui che in Italia, a Sulmona, ha visto per la prima volta una penna e un quaderno e ha imparato a scrivere. Non ha nessuno il 20 enne africano che con il suo niente di materiale si è incamminato a piedi cercando risposte, aiuto. Il 14 luglio dovrà andarsene però, e questa volta definitivamente da Sulmona e lui non sa che fare.  Spera si possa intervenire e, con il suo stentato italiano, confida in una misura straordinaria per restare nel nostro paese. Intanto i giorni passano e per Hamed, senza una soluzione, tra una settimana si aprirà l’obbligo di una nuova partenza.

A.S.

1 Commento su "Torna il migrante partito a piedi. Paura e speranza per il 20enne somalo"

  1. gigi la trottola | 7 Luglio 2017 at 15:09 | Rispondi

    “non sapeva che fare” siamo su scherzi a parte?

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