![](https://i0.wp.com/www.ilgerme.it/wp-content/uploads/2022/07/bus.jpg?resize=777%2C583&ssl=1)
Domani altre sette corse soppresse per i bus di Sulmona, che seguono alle tre di oggi e alle centinaia finora cassate negli ultimi sei mesi. Un disservizio diventato ormai routine, ma che, ha spiegato l’assessore ai Trasporti, Attilio D’Andrea, nell’ultimo consiglio comunale, è il frutto della totale assenza di investimenti di mezzi e di personale negli ultimi anni.
E D’Andrea ha cacciato anche le carte, dalle quali si evince che non solo una voce in bilancio per la Valletta manca da anni, ma che i soldi che c’erano, sono nei fatti spariti.
Quasi 1,4 milioni di euro che furono dati dalla Regione al Comune di Sulmona come contributo per i trasporti urbani relativo agli anni pregressi e che vennero accreditati, con grande tripudio e contesa di medaglie, tutti insieme nel 2018.
Ci si aspettava che quei soldi venissero utilizzati per rimettere in sesto un settore che già allora faceva acqua da tutte le parti e invece quei soldi sono serviti a tutto tranne che a fare “il tagliando” al servizio trasporti.
Con delibera del 30 novembre 2018, infatti, l’amministrazione Casini decise di utilizzare quei soldi per coprire i buffi del Comune: 427mila euro per il riconoscimento di un debito fuori bilancio, 150mila euro per oneri straordinari in conto competenza e i restanti 779mila euro in un fondo per il reimpiego di entrate straordinarie. Fondo, quest’ultimo, sfoltito poi dal riaccertamento dei residui attivi per 370mila euro e i restanti 400mila euro in avanzo di amministrazione a ripianare debiti e debitucci.
“Io ho trovato in cassa poco più di 100mila euro – racconta D’Andrea – che ho recuperato per cofinanziare un altro contributo per l’acquisto di un bus che era stato dimenticato dalla precedente amministrazione e che sono riuscito a farmi riaccreditare. Con questi soldi acquisteremo ora un nuovo bus, stiamo completando il concorso, ma soprattutto la graduatoria, per i nuovi autisti e stiamo lavorando per poter esternalizzare il servizio. Per farlo, però, si deve rendere appetibile lo stesso e soprattutto nel frattempo si deve garantire un diritto. Negli anni non sono stati fatti investimenti di nessun genere sui trasporti, con la prospettiva forse dell’esternalizzazione. Non si è assunto personale oggi ridotto all’osso, pur potendo prevedere, in caso di esternalizzazione, la clausola di salvaguardia per i dipendenti. Sì, è vero: sui trasporti ci sono problemi enormi e ci sono da anni, la differenza è che noi li abbiamo resi pubblici e che stiamo cercando di risolverli”.
Dopo l’acquisto del bus, l’idea è quella di recuperare i due mezzi del Masterplan per il servizio ordinario e ovviamente fare nuove assunzioni. Ma il tempo di attesa in banchina non sarà poco.
Attendiamo fiduciosi…EGR.sindaco ed EGR assessore
Dopo 8 mesi?
Avrei preferito una ricognizione della situazione il giorno dopo l’insediamento della nuova giunta!