Treni lenti, il “mistero” delle tracce orarie nelle mani dell’Agcom

Mentre la Regione proclama il successo del bus diretto Roma-paesi parte del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, con tanto di potenziamento invernale e conferenza stampa di presentazione (sabato 17 novembre), La Federconsumatori Abruzzo, sempre su trasporti ma su ferro, annuncia l’accoglimento da parte dell’Agcom del  “mistero delle tracce orarie” ossia il tempo che un treno impiega per collegare due stazioni. “Partiamo da un dato:- spiega Federconsumatori- più i treni regionali sono lenti, più aumenta il corrispettivo che le regioni debbono pagare a Trenitalia per l’attivazione del trasporto ferroviario regionale”. A decidere la traccia oraria sono le Ferrovie “in modo arbitrario” sottolinea la sigla  aggiungendo: “E siccome più tempo impiega il treno, più noi cittadini paghiamo tramite i Contratti di Servizio stabiliti tra regioni e Trenitalia, è evidente che Trenitalia non ha alcun interesse a ridurre i tempi di percorrenza. Casomai ha interessi contrari (anche per questo i treni ferroviari regionali italiani sono tra i più lenti d’Europa)”. Il “mistero”, ora, è nelle mani dell’Agcom.
Tutto è partito dal constatare la differenza di percorrenza di alcuni treni tra Montesilvano a Pescara che addirittura variano dai 4 ai 17 minuti, una bella differenza. “Se consideriamo che ogni minuto di treno costa alla collettività circa 10 euro, assegnare 13 minuti in più ad un treno obbliga noi tutti a dissipare 130 euro al giorno , quasi 50.000 euro ogni anno solo per quel treno- continua Federconsumatori-. Essendo migliaia i treni regionali in circolazione in Italia, è facile immaginare il danno per la collettività”. Dalle tracce orario dipendono, infatti,  i costi sostenuti dalle regioni per pagare i corrispettivi a Trenitalia per l’offerta del servizio regionale;  la possibilità di applicare o meno le sanzioni a Trenitalia in caso di ritardo dei treni;  la qualità del servizio ferroviario regionale; la concreta possibilità di apertura del mercato ferroviario.

“Occorre infine notare- conclude l’associazione- che questa è la terza volta che Federconsumatori presenta un esposto all’AGCM per altri problemi, sempre in ambito ferroviario : la prima volta è stato applicata a Trenitalia una sanzione di un milione di euro (2014), mentre la seconda volta è stata applicata la sanzione massima : cinque milioni di euro ( 2017)”.

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