Tumori in discarica, concluso il tavolo tecnico. Laboratori mobili e screening alla popolazione

Laboratori mobili e screening in loco sulla popolazione residente nel Comune di Sulmona. Sono i primi passi che verranno messi in atto per risalire alla causa dell’alto tasso di patologie oncologiche probabilmente legate alla discarica in località Noce Mattei. E’ quanto emerso dal tavolo tecnico richiesto dal sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, a seguito dei rilevamenti effettuati dall’Istituto Superiore di Sanità. Nel pomeriggio il vertice nella sede di Arta a Pescara, al quale hanno preso parte anche l’assessore alla Sanita, Nicoleta Verì, le consigliere regionali Maria Assunta Rossi e Marianna Scoccia, il direttore del Dipartimento Sanità della Regione Abruzzo, Claudio D’Amario, il direttore dell’Agenzia sanitaria regionale, Pierluigi Cosenza e il direttore di Arta Abruzzo, Maurizio Dionisio.

L’obiettivo è quello di verificare se esiste un nesso di causalità tra l’impianto di smaltimento rifiuti e i ricoveri che si sono registrati negli ultimi anni a Sulmona, dovuti in gran parte al tumore della prostata e della mammella. Il laboratorio Arta è attrezzato per analizzare le matrici acqua e aria, e monitorare in continuum le concentrazioni di inquinanti derivanti da incendi, emissioni odorigene e sversamenti. È dotato, inoltre, di droni con termocamere ottiche e termiche per verificare eventuali differenze di temperatura del suolo, rivelatrici di fuoriuscite di gas e sostanze potenzialmente inquinanti.

Un laboratorio mobile verrà attivato dall’Ispra, per condurre un esame del contesto ambientale. Verrà tenuta sotto osservazione la qualità di acqua, aria e terra per l’intero mese di luglio. Una campagna di monitoraggio utile per capire quali siano i fattori inquinanti nei pressi della discarica. Anche se sotto osservazione non ci sarà solo l’impianto di Cogesa. Il tetracloroetilene, composto classificato come cancerogeno dall’IARC, non è stato trovato solo nei pressi dell’ex Pastorina, bensì anche in altre zone cittadine.

Per questo il sindaco Di Piero richiederà uno screening da far effettuare all’intera popolazione, e non solo ai residenti in zona Marane di Sulmona. Screening che verrà “pubblicizzato” anche dalle consigliere regionali, Rossi e Scoccia, che hanno chiesto di mettere in atto una campagna di sensibilizzazione per invitare più persone possibili a partecipare. Pap test, esami e analisi che verranno svolti, gratuitamente, dal laboratorio mobile che metterà in campo la Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila. Mercoledì, intanto, il primo cittadino incontrerà nuovamente l’ISS. Intanto, nell’ultimo anno sono state 600 le segnalazioni arrivate al Comune, tramite apposita app, legate ai miasmi provenienti dall’impianto di Cogesa. Permangono, infatti, i problemi rilevati dall’ARTA lo scorso anno relativi alla gestione del biofiltro e dagli scarrabili utilizzati per il conferimento della FORSU.

“È stato un tavolo operativo e condiviso – dichiara il direttore generale di Arta Abruzzo, Maurizio Dionisio – che ha visto coinvolti i principali soggetti istituzionali in tema di sanità e gestione rifiuti, per concordare le strategie da porre in essere a tutela della salute della popolazione. L’Agenzia – continua Dionisio – mediante l’utilizzo del laboratorio mobile, effettuerà una rilevazione costante della qualità dell’aria per determinare eventuali fuoriuscite di sostanze inquinanti”.

“Dopo aver condiviso con le autorità sanitarie e con Ispra le modalità d’intervento da porre in essere – conclude Dionisio -, Arta si attiverà sin da questo momento mettendo a disposizione le proprie competenze tecniche per monitorare costantemente la qualità dell’aria nei territori limitrofi alla discarica del Cogesa”.

17 Commenti su "Tumori in discarica, concluso il tavolo tecnico. Laboratori mobili e screening alla popolazione"

  1. Direi di cominciare a parlare di azione risarcitoria in sede civile e non solo.
    Avvocati non mancano in valle Peligna

  2. La terrificante corruzione politico-giudiziara che esiste spudoratamente in Italia e non per caso è segnalata nelle statistiche ONU, si denota anche in questi eventi. Nel senso che per gli scandali della sanità in Abruzzo abbiamo avuto giunte e presidenti in galera con inchieste giudiziarie acrobatiche che sono eventualmente servite soltanto alla visibilità mediatica dei magistrati senza alcun altro miglioramento legislativo. Difatti, e, siccome NATURA NON FACIT SALTUS, e la malattia è un processo naturale come la morte, è facile prevedere che fra tre anni in Abruzzo ci saranno un numero di morti non molto distante dal numero di decessi di questo anno quindi approntare uno stesso numero di funerali senza liste di attesa di anni. Lo stesso perciò è facile prevedere che per un uguale numero annuale di malati saranno necessari non dissimili,10.000 tac 10.000 ecografie od anche 20.000 analisi del sangue . Ebbene la sanità la mostrano sempre in affanno, in emergenza, con liste di attesa di anni cosicché il povero utente al quale spettano questi servizi per volere della Costituzione è costretto a pagarli nelle strutture private di proprietà spesso dei loro compari. Io mi domando di fronte a questo sfascio di appalti truccati nelle ASL e di regali alle cliniche private, se , questo Marsilio non sia venuto dalla stessa direzione di Del Turco e non ripeta le stesse opere…
    Nelle nazioni UE non corrotte politicamente e giudiziariamente queste liste di attesa non esistono, basta verificare.

  3. Che cosa grave potrebbe essere per il nostro territorio .
    di danno ambientale ,economico e mediatico.
    Credo che ingrandire la discarica nella fertile zona delle marane sia stata una delle piu grandi puttanate fatte in valle Peligna negli ultimi 100 anni….
    e sia chiaro ….La colpa non è certo dei bravissimi tecnici che ci lavorano dai primissimi anni !

  4. MA LA SALUTE PUBBLICA NON è UNA PRIORITà DELLA POLITICA? a già no vale solo se si fa uso di cannabis in quel caso si lo stato si attiva e ti impedisce di farne uso mettendo le persone anche in carcere se necessario poi delle strage ambientali ce ne freghiamo certo che oggi essere italiani è una vergogna più unica che rara

  5. Il destino di una città | 18 Giugno 2024 at 17:41 | Rispondi

    Per una città che ha una bella fetta della propria economia legata all’indotto portato dal turismo e cerca il rilancio soprattutto in quella direzione, è certo, un gravissimo danno di immagine.
    Speriamo di non risentirne troppo…
    Chi ripagherà i sulmonesi per scelte scellerate?
    Per il danno all’immagine della città, per i danni subiti alla salute, per i soldi in più spesi in bollette e medicine?
    Alla fine si sa… sono sempre i cittadini a pagare, è sempre la città che ci rimette, mentre per chi eventualmente ha sbagliato sembrano esserci solo vantaggi.

    • Turismo de che | 18 Giugno 2024 at 17:56 | Rispondi

      Dormi sereno ad ammazzare il turismo in città non serve la discarica ci pensano cittadini (politici ed esercenti) che denunciano le attività o il comune stesso per schiamazzi, ci pensano già egregi concittadini che scambiano il corso per una autostrada le piazze per parcheggi e le ville comunali per cessi per i loro cani

  6. Che tristezza! | 18 Giugno 2024 at 18:31 | Rispondi

    Non è proprio così purtroppo, alla luce delle statistiche emerse su certe malattie, perché sono numeri reali che corrispondono a persone reali.
    E questo tipo di allarme, non è difficile capirlo, è un problema, non solo per gli abitanti, ma anche per una città che vive soprattutto di turismo.
    Almeno di fronte a questa circostanza, i soliti e conosciuti ritornelli, forse sarebbe il caso di lasciarli da parte.

  7. Che tristezza bis | 18 Giugno 2024 at 19:02 | Rispondi

    Per onestà bisognerebbe aggiungere che nessuno ha stabilità ad ora, tanto meno il famigerato report,
    Che sia la Discarica la causa di questi numeri anomali.
    Il rapporto dice solo che sono compatibili ma
    Non stabilisce il nesso di casualità . Quindi ad oggi questo nesso causa discarica effetto eccesso numero tumori non è né comprovato né affermato. Quindi per dare risposta a quei numeri in eccesso e quindi a quelle persone non servono post che vanno oltre il conosciuto. Così per evitare che i famosi soliti conosciuti ritornelli (qualsiasi cosa significhi) non siano solo quelli che si addebitano agli altri ed abitano nei nostri pregiudizi.

  8. Che tristezza 3 | 18 Giugno 2024 at 20:53 | Rispondi

    Scusi dove è scritta nel commento la parola discarica?
    Non mi sembra di vederla.
    Si evidenzia semplicemente come, l’allarme ormai reale e diffuso, a parte i problemi più gravi, non rappresenti certamente una buona pubblicità per una città che punta sul turismo.
    È vero, è facile fare il collegamento con la discarica.
    Ma se questo è un atteggiamento ideologico e dettato solo da pregiudizi che abitano nella mente, diremo solo che le ci può essere compatibilità.
    Sperando di trovare presto la causa reale e alternativa, con molta onesta intellettuale, da parte di tutti.

  9. Sarei curioso di sapere quanto tempo di incubazione hanno mediamente questo tipo di tumori e da quanto tempo esiste la discarica… perchè in tanti (ecologisti e giornalisti in primis) si dimenticano che per qualche decina DANNI (licenza poetica) è stata attiva una centrale turbogas, che in altre località era associata alle polveri sottili…

    • Non dimentichiamoci le scie chimiche

    • E i raggi fotonici e le scorie radioattive di San Cosimo?

    • Salutisti a tratti | 19 Giugno 2024 at 09:05 | Rispondi

      Perché non cita le auto e le caldaie cioè il monossido di carbonio?
      Che sono tra le principali fonti di inquinamento?
      Perché si vuole chiudere la discarica si protesta per la nuova centrale
      Ma non si fa lo stesso per
      Una fonte di inquinamento maggiore quale appunto lo smog delle auto?
      Basterebbe leggere quel che scrive la fondazione Veronesi
      L’inquinamento atmosferico è classificato nel Gruppo 1 degli agenti cancerogeni (agente sicuramente cancerogeno) secondo l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC).

      Tra i molti inquinanti dell’aria figurano sostanze tossiche (monossido di carbonio, ossidi di zolfo, ossidi di azoto, ozono) e gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA), che sono cancerogeni.

  10. Auto e caldaie | 19 Giugno 2024 at 09:45 | Rispondi

    Quindi nelle grandi città, con un tasso di traffico veicolare notevolmente superiore al nostro e un numero di caldaie altissimo, la prospettiva di vita, dovrebbe essere bassissima.

    • Salutisti a tratti | 19 Giugno 2024 at 11:57 | Rispondi

      La banalizzazione del problema smog da parte di alcuni L dice lunga sulla concezione a giorni alterni della tutela della salute pubblica.
      Tocca rammentare che la riduzione dello smog nelle città è una politica che si attua da anni in tutta Europa, ma si sa a Sulmona ci stanno gli esperti maggiori in tema ambientale. Comunque vari studi certificano che l’inquinamento atmosferico, tra le cui cause principali c’è lo smog, riduce di 2-3 anni l’aspettativa di vita delle persone. Quindi se si vuole tutelare la salute là si tutela sempre e non solo quando fa comodo

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