“Uliveti contemporanei”, l’arte dove la natura è monumento

“Gli ulivi non sono solo piante, sono una civiltà, dei monumenti naturali. Piante che, secondo la mitologia greca, furono create da Atena come creature immortali”.
“Uliveti contemporanei”. La riscoperta della natura attraverso l’arte. La fruizione dell’ambiente, l’identità locale di una comunità accessibile attraverso  un filtro che, forse, può renderla appettibile ai più, un passpartout, quel mezzo capace di riavvicinare le persone alla natura. L’iniziativa dell’artista peligno Alessandro Antonucci, a cura di Lucia Zappacosta, rappresenta un po’ questo. Tutto parte da un uliveto, ovviamente, quello di proprietà di Antonucci.
Ulivi secolari, di un eccezionale valore e biodiversità che oggi si vogliono mettere a disposizione degli altri. Un patrimonio monumentale “vecchio probabilmente di 300 anni” spiega l’artista, almeno dalle stime fatte, che accoglierà quattro interventi artistici in totale armonia con il luogo. “Nessuna azione invasiva- prosegue Antonucci- perchè il tutto deve essere in perfetta sintonia, deve essere una riflessione sull’ambiente” e con l’ambiente per “far uscire fuori la memoria. Per questo le opere sono fortemente legate al luogo”.
Un progetto realizzato dall’associazione Cuore dei Confini, in collaborazione con Alviani ArtSpace, inserito nell’ambito della Giornata del Contemporaneo che ricadrà ad ottobre. L’arte come massima espressione umana si fa quindi ponte per raggiungere il patrimonio naturalistico in tutte le sue sfumature e ce ne sono. Raggiungere, poi, è i termine che meglio rappresenta quello che domenica 30 settembre, a Raiano, è in programma perchè si tratterà “di un vero pellegrinaggio in zona Decontra dove una breve passeggiata a partire dall’area del mulino delle Gole di San Venanzio condurrà all’uliveto monumentale. Si cammina, nel Sentiero per Rava Tagliata, attraversando paesaggi avvolti dal silenzio. Per 30 minuti sarà possibile ammirare la bellezza dei luoghi, spesso incontaminati e di cui spesso non ci accorgiamo”.
“Un omaggio alla memoria di un luogo, un modo per coniugare arte e natura in cui l’arte diventa un modo per comunicare la cultura della terra e dell’olio, raccontando la comunità locale e i legami con un’identità rurale che in questa produzione racchiude l’idea stessa di appartenenza” specificano gli organizzatori. La valenza gastronomica, infatti, ha la sua importanza perchè per l’occasione Antonucci offrirà pane e olio, quell’oro verde prodotto da lui stesso.  L’appuntamento è alle ore 10,15 a Raiano (Aq) all’inizio del viale degli ippocastani, nei pressi del distributore di benzina per raggiungere in gruppo un luogo sospeso nel tempo, tra arte e natura.
Simona Pace

Commenta per primo! "“Uliveti contemporanei”, l’arte dove la natura è monumento"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*