Ventotto associazioni chiedono riapertura Centro Giovani: “Subito una Casa delle associazioni”

Sono 28 le associazioni firmatarie di un documento che chiede l’immediata riattivazione dei servizi del Centro di Aggregazione Giovanile di Sulmona, dal quale recentemente è stata sfrattata la cooperativa che ne ha gestito i servizi negli ultimi 24 anni.

Scrivono le associazioni: “Appare assurda e prevaricante la modalità di sgombero dei locali (dopo che per lungo tempo gli stessi erano rimasti, nonostante ripetute richieste di intervento, senza l’uso dei servizi igienici e senza riscaldamento)  nella totale assenza, finora, di un dialogo e di un confronto aperto con chi il Centro lo ha reso attivo e al servizio della città. Così come nulla si è lasciato capire  sulle prospettive, gli obiettivi e le eventuali visioni di una amministrazione improvvisamente dimostratasi attenta alle necessità di un luogo che aveva dimenticato da anni. Appare quindi realistico pensare che, con un colpo di spugna, si volesse colpire chi da tantissimo tempo si ritrova nel Centro per discutere ed agire sui temi culturali e sociali, per la difesa dei diritti della nostra comunità e dell’ambiente, di chi dedica il proprio tempo e senza tornaconto personale a costruire il bene della città, di chi fattivamente si impegna a difendere questo territorio che ormai appare sempre più simile ad una terra di spoliazione ed i conquista”.

L’assessora al sociale Bianco aveva ricordato di aver chiesto “neutralità politica e religiosa”, motivo per il quale in grande fretta e senza troppo preavviso, dal centro è stata estromessa la cooperativa. A tal riguardo si chiedono le associazioni: cosa intende Bianco dire l’assessore con “neutralità politica”? Vuole forse che i giovani siano disinteressati ai problemi del mondo in cui vivono? Che siano forse dei bravi sudditi anziché dei cittadini consapevoli e responsabili? E’ abbastanza singolare che un assessore confonda le parole “politica” e “partiti”.

“È a tutti noto – continuano le associazioni – che le attività del Centro sono sempre state improntate alla più assoluta correttezza e che mai nessun partito ha svolto al suo interno la benché minima forma di propaganda e proselitismo, e che con grande maturità sono state sempre preventivamente evitate tali eventualità. Appare quindi evidente un clima censorio e preoccupante dove le attività, gli interessi e le propensioni dei ragazzi debbano rispondere solo a piani-programmi imposti da una autorità superiore, senza possibilità di confronto. Quanto all’oscuro concetto di ‘neutralità religiosa’ non si comprende proprio a cosa la Bianco intenda riferirsi. È triste dover constatare che Sulmona non ha mai avuto una politica che favorisse l’associazionismo, la partecipazione, la crescita culturale, la solidarietà, l’inclusione. Le istanze di base non hanno mai trovato ascolto nelle diverse amministrazioni che si sono succedute alla guida della città. Al più esse hanno fatto proclami senza però far seguire progetti concreti ed efficaci, senza avere la benché minima visione di un futuro per i nostri giovani. L’assenza di spazi e di strutture è conseguenza del  vuoto di idee e di programmi. Il Centro giovani, insieme a tante associazioni,  ha cercato di supplire a questo vuoto”.

Concludono le associazioni: “Mai come negli ultimi anni il Comune di Sulmona ha avuto la disponibilità di edifici pubblici che, anziché essere immaginati unicamente per fare cassa, potrebbero rappresentare, almeno in parte, una risorsa da valorizzare sul piano sociale e della cittadinanza attiva. Per questo auspichiamo non solo che  il Centro giovani, compatibilmente con i vincoli  legati all’evolversi della pandemia, riapra al più presto riprendendo appieno  le sue attività, ma auspichiamo anche la costituzione di una ‘Casa delle associazioni’ con l’augurio che le forze politiche che prossimamente si candideranno alla amministrazione della città segnino, sulle politiche giovanili e sociali, una netta discontinuità con il passato e assumano un preciso impegno per realizzare questo obiettivo”.

Le associazioni che hanno sottoscritto il documento sono: Collettivo AltreMenti Valle Peligna; Comitati Cittadini per l’Ambiente; Quale Terra; Zero Live; Movimento Zoè; La Diosa; Ubuntu Onlus; Fridays For Future Valle Peligna; “Il Sentiero della Libertà – Freedom Trail”; Bicincontriamoci; Coordinamento No Hub del Gas; Orsa Pro Natura Peligna; Centro studi e ricerche Carlo Tresca; Presidio Libera Sulmona “Ambrogio Mauri”; Discanto; Un Solo Pianeta; Morrone; Associazione di economia solidale GEA; UAAR; Gentia APS; Marfateatro; Art G.Botta; Cuore dei Confini Corfinio; Cooperativa di comunità La Mosca Bianca Corfinio; La Città del Sole Raiano; Associazione Agri-Artistica Raiano; Spazio Giovane Pratola Peligna; ASD Nirodha Roccacasale.

1 Commento su "Ventotto associazioni chiedono riapertura Centro Giovani: “Subito una Casa delle associazioni”"

  1. Franco franco Del Monte | 19 Febbraio 2021 at 12:10 | Rispondi

    Prima di fare polemica chiederei l’accesso agli atti per verificare ciò che si prefigge l’amministrazione!! O no???

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