Via libera al trasferimento, nel nuovo ospedale entro Ferragosto

Si va in corsia entro Ferragosto: per l’ospedale Annunziata è finalmente l’ora del trasferimento. Lo ha deciso ieri in una riunione con la direttrice il responsabile tecnico della Asl che, dopo la valutazione delle carte, ha dato il via libera all’apertura della nuova struttura inaugurata il 4 dicembre scorso.

L’ordine di servizio sarà fatto lunedì prossimo ed entro un paio di giorni dovrebbe essere pronto anche il cronoprogramma che, assicura la direzione, consentirà di vedere i reparti attivi nel giro di un mese.

L’altro giorno, intanto, la giunta comunale ha approvato la variante del piano asfalti che, come già annunciato dal Germe, prevede di dirottare alcuni lavori da via Patini all’ospedale (e all’area camper), rendendo così possibile, finalmente, anche il trasferimento del distretto sanitario e dei consultori nella palazzina Rubeo, affittata dal novembre scorso a 6mila euro al mese dalla Asl, senza che finora si sia mai utilizzata. Il distretto, soprattutto, attende il rifacimento della strada di accesso alla struttura per poter aprire definitivamente i battenti.

Fatto il contenitore, però, ora si dovrà pensare al contenuto: la carenza di personale medico e infiermieristico che sta coinvolgendo la sanità abruzzese, non ha risparmiato certo il presidio peligno dove la mancanza di personale sta provocando criticità e minaccia gravi disagi all’erogazione dei servizi. In particolare al pronto soccorso dove mancano sette dei dodici medici in pianta organica e dove si è dimessa qualche giorno fa la responsabile che era subentrata alla dottoressa Maiorano. Critica la situazione anche ad ortopedia dove è andato in pensione il primario Cavasini, ad oncologia e a neurologia, dove l’assenza di personale impedisce l’attivazione di quello che doveva essere uno dei fiori all’occhiello della sanità territoriale, ovvero la Strok-unit. Così come personale non si vede ancora per l’attivazione dei posti letto della Lungodegenza, ad oggi servizio solo sulla carta.

In attesa di conoscere cosa prevede nello specifico la nuova rete ospedaliera che la giunta regionale sta preparando, mentre di primo livello, ormai, per l’unico ospedale antisismico d’Abruzzo, non parla più nessuno. O quasi.