Villa Comunale, primo choc

Sono appena iniziati e già sono stati travolti da un fiume di polemiche: i lavori di riqualificazione della Villa Comunale hanno già provocato uno choc, almeno visivo, ai cittadini. Ieri una decina di catalpe sono state infatti tagliate e sradicate dal circolo centrale della Villa, provocando una serie di reazioni a catena sui social e non solo.

Il taglio, in realtà, era previsto dal progetto su indicazione di un agronomo, che ha ritenuto queste piante, originarie dell’America settentrionale, da abbattere. Se per motivi estetici, di opportunità (pericolo) o perché malate non è facile capirlo, perché sul progetto, al momento, in attesa della conferenza stampa della Fondazione Carispaq, che ha finanziato l’intervento con 270mila euro, c’è una sorta di embargo.

Da quanto si è appreso, comunque, gli alberi eliminati, saranno sostituiti con nuove piante che saranno messe a dimora, opera di giardinaggio che sarà accompagnata anche dalla potatura dei lecci. Operazione, quest’ultima, che però sarà fatta a fine agosto, inizio settembre, quando cioè si potrà intervenire sugli alberi senza comprometterli.

Nel frattempo le opere di riqualificazione della Villa, a parte i tagli, consisteranno sostanzialmente in quelli “edilizi”: il rifacimento dei cordoli, la sostituzione delle panchine e, soprattutto, la pavimentazione della parte centrale, quella intorno al circolo dell’orchestra.

Qui, infatti, verrà creato un raccordo con i due viali in levocell, ovvero un sasso lavato o ghiaia a vista, che è poi quello già utilizzato sui viali laterali.

Anche qui, però, è stata necessaria una mediazione, perché inizialmente questa pavimentazione era prevista su tutta la Villa, ovvero anche nei viali interni attualmente fatti di breccia.

Il Comune ha chiesto di limitare la pavimentazione alla parte centrale, anche per garantire la permeabilità dell’area verde che, così, rischiava di trasformarsi in un “vaso”.

Per cui l’area pavimentata ora sarà solo quella centrale che fungerà da raccordo con i viali laterali, mentre i viali interni saranno semplicemente rimpinguati di nuova ghiaia.

I lavori dureranno più o meno un mese per poi essere interrotti, in modo da consentire l’uso della Villa durante l’estate e, soprattutto, di eseguire gli interventi di giardinaggio (potature etc.) in un periodo più consono per gli interventi sul verde.

15 Commenti su "Villa Comunale, primo choc"

  1. È positivo che il taglio alberi crei iniziale disappunto, ma bisogna valutare la salute di quelle piante che, apparentemente, erano abbastanza malaticce. La ditta di giardinaggio è competente, bisogna affidarsi a chi conosce il mestiere…

  2. Elementare Watson | 24 Maggio 2023 at 13:40 | Rispondi

    Articolo decisamente più informativo del precedente… la durata di un mese e poi stop per la fruizione estiva dell’area era quanto di più auspicabile.
    Suggerirei il ripristino di un viale interno rapido di collegamento tra la Lola di Stefano e le Panfilo Serafini, così da non dover per forza passare dal circoletto o peggio ancora calpestare le aiuole come oggi spesso accade. Se non erro molti anni fa, c’era.

  3. Sempredaridire | 24 Maggio 2023 at 14:00 | Rispondi

    Eh si, Sulmonesi virologi, critici d’arte, allenatori ora agronomi, giardinieri e architetti paesaggistici. Fidatevi ogni tanto da chi ne sa qualcosa più di voi.

  4. Elisabetta Bianchi | 24 Maggio 2023 at 14:21 | Rispondi

    via anche i glicini bellissimi?
    peccato: sic transit gloria mundi

  5. La storia in questa citta’ci insegna che ogni volta che si e’ messo mano a qualcosa hanno combinato solo disastri di tutti i tipi
    Speriamo non sia l’ ennesimo!!!!

  6. … un disastro più grande delle attuali condizioni della Villa… è difficile se non impossibile eguagliarlo.
    Catalpe, glicini, piante rinsecchite e pericolose , potature e diradamenti in soprannumero… signori, siamo seri, “ quando ce vò ce vò “ , le piante… si “ ripiantano”… mica ci sono cresciute da sole, e verrà più bella di pria… non mi convince solo il lasciare la ghiaia sui vialetti interni, pensando alla loro scarsa manutenzione e pulizia… per il momento aspettiamo e accontentiamoci…

    • La sistemazione era necessaria sicuramente ma bisogna conservare e non stravolgere .i nostri antenati hanno fatto un buon lavoro.Sulmona e’ bella cosi’e cerchiamo di rispettarla.

    • I glicini centenari( o giu’di li’) in un altra citta’li avrebbero considerati dei monumenti ed avrebbero costituito un vanto per tutta la villa. Spero non li abbiano tagliati .

      • I glicini sono un monumento, classificati come tali e non verranno toccati. Questo è quanto mi hanno assicurato

  7. L’importante e’ che l’area intorno al Circolo dell’orchestra l’Estate non venga usata come BAR all’aperto!!!

  8. Consiglio a chi di dovere di tenere in considerazione la cura e la valorizzazione delle vasche. Pensare ad un movimento d’acqua più scenografico ed originale unitamente ad un sistema di illuminazione più intenso magari con movimento di colori adeguati, potrebbe essere un colpo d’occhio straordinario. In alcune città europee, alcune delle quali prive dello straordinario contesto della nostra villa comunale, per rendere più attrattive le loro fontane in più momenti della giornata le fanno diventare delle vere e proprie attrazioni con giochi d’acqua e sinfonie musicali coordinate tra di loro, uno spettacolo.
    È una buona occasione per riscoprire il gusto del bello con poco tutto sommato.
    Già, ritrovare il piacere del bello, quello di cui questa città si sta privando ormai da troppo tempo.

  9. Unodeitantiqualunque | 25 Maggio 2023 at 09:57 | Rispondi

    Giusto.
    Poi che la tenessero pulita però, come in tutte le città europee. A che serve rifargli il “ trucco e parrucco” se poi si continua a lasciarla sporca, contornata da rifiuti , erbacce e senza manutenzione.
    Se cade un ramo secco o verde resta per terra per settimane.
    La villa è scarsamente illuminata nella parte interna… perché?
    Tutte quelle telecamere, funzionano o sono una finta, tanto per fare scenografia.
    Le vasche incassate andrebbero rialzate e rese “ visibili “, e poi le puoi anche trasformare in 2 piccole fontane danzanti come quelle di Cattolica in piazza delle sirene.

  10. Concordo pienamente!!

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