Consiglio, la spaccatura sul pensionamento del comandante

Cala l’imbarazzo nell’aula consiliare sulla questione legata al pensionamento del comandante Antonio Litigante. Se ci sono o non ci sono i requisiti non è cosa chiara da capire, resta il punto interrogativo su una vicenda per la quale le parti del consiglio comunale si erano riunite per decidere se proseguire il dibattito in aula o a porte chiuse. A spuntarla è la prosecuzione della quaestio in pubblico cosa che però non viene gradita dal sindaco che abbandona l’aula lasciando i presenti con le sole parole “non condivido”.

A ricostruire i punti il consigliere di minoranza Ranalli, su interrogazione dello stesso e della Bianchi, una spiegazione che però deve saltare alcune parti sull’argomento in virtù del rispetto della privacy. E proprio per questo che la risposta dell’assessore al ramo, La Civita si fa ardua, non potendo attingere a determinate porzioni informative e sottolineando come fosse necessario optare per il dibattito a porte chiuse.

Ma dal canto loro Ranalli e Bianchi rimarcano sul diritto in seno al ruolo di consigliere di esercitare le proprie funzioni, ritenendo opportuno il chiarimento “dopo tanto vespaio e mincacce di denunce” sottolinea Ranalli. La minoranza sostiene che Litigante avesse i requisiti al momento della richiesta, La Civita controbatte, il comandante ne sarebbe stato sprovvisto al tempo indicato. Legge Fornero e sentenza della Corte costituzionale parlerebbero chiaro, aggiunge, si rimanda agli uffici la risposta, se sussistano o no le condizioni di pensionamento, nella maturazione dei requisiti anagrafici e contributivi. Insomma non mancherà la prossima puntata sull’argomento.

Sul progetto di ricollocazione a Palazzo all’interno della polizia municipale avanzata da Ranalli, La Civita chiarisce “non stiamo ricollocando ma riorganizzando l’intera macchina e dunque anche la municipale”.

L’assise ha trattato poi lo scoglio dei loculi cimiteriali, interrogazione di Di Rienzo che ha ricordato il bando ancora non operativo, la riorganizzazione, i soldi persi dal comune e i cittadini lasciati ad aspettare, su quei 200 vani murari, senza offerta pubblica, tanto da portare i sulmonesi a bussare alle porte delle due Confraternite cittadine. L’assessore Mariani fa sapere che entro giugno-luglio, “in maniera prudenziale”, si procederà con la pubblicazione della graduatoria

Poi è la volta di via del Cavallaro l’interrogazione del 9 dicembre ricordando i problemi partiti dal 2008, i 35 mila euro sborsati dal comune tra lavori e rimborsi senza soluzioni definitive.

A rispondere è l’assessore Angelucci che spiega come si sia finalmente  arrivati a capire il problema di questa annosa questione, dato da un canale irriguo che va dall’ex Arpa fino alla stazione, due le azioni da portare a termine e stabilite con Saca e Consorzio Bonifica: contenere  il canale e poi un intervento sulla rete fognaria, totale importo 120 mila euro di lavori.

Sulla riorganizzazione e potenziamento delle reti ferroviarie, i consiglieri di maggioranza e minoranza chiedono spiegazioni sul progetto, chiarimenti e valutazione di costi e benefici

Angelone al suo debutto in Consiglio, fa sapere che si farà garante di questo tema, per comprendere se la bretella possa essere una risorsa e portando al più presto la valutazione del progetto.

A.S.

1 Commento su "Consiglio, la spaccatura sul pensionamento del comandante"

  1. Il Sindaco “non condivide” e non resta che prenderne atto, mentre noi cittadini “condividiamo” una città allo sbando.

    Ma il Sindaco dormirà tranquilla “di notte”, quando “dorme beata anche di giorno” insieme con la sua giunta “civiCA(CCHIO) ed innovativa” e con una città più che dormiente risulta “MORENTE”?

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