Affitti non pagati, la Asp bussa alla porta della Casa delle culture

Nella “Casa” quella “delle culture” aperta nel 2012 dalla Fondazione Silone di fronte all’Annunzia a Sulmona con la benedizione del sempre presidente di qualcosa Mimmo Taglieri, in realtà mai nessuno ci è andato ad abitare. E non certo perchè non si faccia cultura o manchino le associazioni a Sulmona. Le sette targhe di ottone tristemente rimaste intonse da oltre sette anni, sono la dimostrazione di un progetto sostanzialmente fallito, nonostante il taglio del nastro in pompa magna e le favolose (nel senso che si sono rivelate favole) promesse di far diventare quella sede, di proprietà della Casa Santa dell’Annunziata, “un punto di riferimento, un incubatore per la cultura del territorio”, tanto da citare al taglio del nastro ben venti sigle scalpitanti per entrare.

Chissà se l’assenza di inquilini ha contribuito a far “dimenticare” a Taglieri e alla Fondazione del “povero cristiano” di pagare l’affitto della Casa, sta di fatto che ora all’indirizzo di corso Ovidio è arrivato un ultimatum che prelude allo sfratto. Con una delibera del consiglio di amministrazione dell’Asp 2 (quella della Casa Santa, appunto) si è infatti dato mandato di recuperare le somme dovute e, nel caso di mancato pagamento, procedere al recupero dell’immobile.

Il debito accumulato non è di quelli indifferenti: 27mila euro (al 1 marzo scorso), che corrispondono agli ultimi tre anni di fitto non pagati. I gestori della “Casa degli spettri” hanno tentato di fare una transazione, rivendicando lavori di migliorie eseguiti che, però, sono tutti da verificare. Nel frattempo, è stata chiara la Casa Santa, o si paga o si va fuori. E così è tornata la memoria ai locatari che sembra abbiano ricominciato a pagare gli affitti dovuti e abbiano chiesto una dilazione di pagamento per il pregresso.

Dieci giorni fa la Casa Santa ha deciso di nominare un perito per verificare i lavori di migliorie vantati, se sono insomma a norma del codice civile, perché poi ci sono migliorie e migliorie. Tutto insomma tornerà probabilmente presto alla normalità: la Casa delle culture, promette, sconterà il suo debito e tornerà ad aprire le sue porte a nessuno.

Commenta per primo! "Affitti non pagati, la Asp bussa alla porta della Casa delle culture"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*