Al via il cartellone estivo, ma la movida va a processo: a giudizio due gestori di un locale

Il cartellone degli eventi estivi a Sulmona sarà presentato domani e con esso si sapranno, più o meno, anche le deroghe all’ordinanza con cui il sindaco ha imposto il silenzio alla mezzanotte ai locali della città. “La linea che seguiremo è quella dello scorso anno – spiega il primo cittadino Gianfranco Di Piero – saranno previste deroghe all’ordinanza in linea di massima fino all’una di notte in occasione di eventi che hanno un particolare valore aggregativo: le feste di Borghi e Sestieri e delle Giostre, ad esempio, o le serate del Muntagninjazz”.  

Per il resto varrà la pena rispettarli i divieti, perché proprio ieri il giudice del tribunale di Sulmona, Concetta Buccini, ha accolto nell’udienza predibattimentale la richiesta di sottoporre a giudizio due gestori di un locale di via Carrese a Sulmona, accusati di non aver vigilato e fatto abbastanza i guardiani per controllare lo scorso anno gli schiamazzi dei loro clienti.

In almeno tre occasioni, tra marzo e aprile del 2023, nel cuore delle feste di Pasqua, infatti, i due giovani soci del locale avrebbero posto in essere condotte in esecuzione, niente meno, che “di un medesimo disegno criminoso”, ovvero non avrebbero impedito ai loro clienti di fare chiasso davanti al locale, disturbando così il sonno di un residente che ha sporto per questo denuncia-querela.

Il querelante ha portato come prove alcuni video girati dalla sua abitazione, che dà proprio su via Carrase, girati tra le due e le tre di notte, dove sarebbe evidente il chiasso e quindi il disturbo della quiete pubblica.

Secondo la procura i gestori avevano “l’obbligo giuridico di evitare” quegli schiamazzi e far rispettare il diritto al riposo del residente.

Il processo, ha deciso ieri la giudice del tribunale di Sulmona, si terrà il prossimo 27 febbraio, con i due giovani esercenti (ex) che tenteranno di spiegare che loro non avevano e non hanno, come tutti i gestori dei locali, gli strumenti e l’autorità per impedire ai clienti di parlare o anche di urlare fuori dal locale. E ancora che in un vicolo del centro storico, anche solo una chiacchierata può diventare rumorosa.

Problema non solo di Sulmona e della sua movida, ma che a Sulmona, neanche a dirlo, è diventato un caso giudiziario.

6 Commenti su "Al via il cartellone estivo, ma la movida va a processo: a giudizio due gestori di un locale"

  1. Sulmona ospizio | 18 Giugno 2024 at 00:19 | Rispondi

    Siamo all’assurdo! I gestori dei locali dovrebbero impedire gli schiamazzi notturni di gente che di fatto cammina per strada o sosta a decine di metri dal locale! E come dovrebbero fare?… minacciando i giovani? Per non parlare poi di chi fa di tutto per far chiudere i pochi locali rimasti…. Lo sanno tutti a Sulmona di chi si parla! Evviva il voto consapevole!

    • Il gestore di un pubblico esercizio deve attivarsi per impedire gli schiamazzi ed i rumori provocati dagli avventori compresi quelli in sosta davanti al suo locale, a maggior ragione nelle ore notturne, essendo titolare di una specifica posizione di garanzia che gli impone di controllare che la frequentazione del locale stesso non sfoci in condotte pregiudizievoli dell’ordine e della tranquillità pubblica. Lo ha riaffermato con forza la Cassazione, terza sezione Penale, con la sentenza n. 12555/23 depositata il 27 marzo 2023.

      Non conosco il caso specifico ma la legge è legge e va sempre rispettata

  2. bene,in tutto l’Universo,nei centri abitati da Cittadini con diritto alla tranquillità,dopo la mezzanotte inizia il riposo,Ibiza inclusa,nel borgo piu’ bello del mondo (per alcuni) no,nella localita’ regina della “movida”(Vita notturna, culturale e artistica particolarmente ricca e vivace) e piu’ permissiva al Mondo,dopo la mezzanotte si va in periferia ,la festa continua fino al mattino,ovvio il servizio trasporto pubblico gratuito,gli autobus ti portano anche sulla luna,i locali non chiudono,sono aperti fino al mattino,le danze continuano nel rispetto dei diritti di tutti,i gestori sanno perfettamente cosa fare,(dopo l’ora stabilita tutti nei locali periferici, isolati e super insonorizzati) cosi come il servizio sicurezza,basta alzare il gomito ( importunare ) e ti buttano fuori,dove c’e’ la “guardia Civil” che poco tollera,anzi non fa sconti a nessuno,alcool incluso,non sono ammesse giustificazioni,soprattutto per i gestori,tutto nel rispetto delle Leggi,molto probabilmente alcuni vogliono fare come meglio credono,punto,Legalita’ diffusa per uscire dalla palude, e basta,o no?

  3. A RICCIONE SI FA BALDORIA TUTTE LE NOTTI E VIALE CECCARINI OGNI SERA è BELLA COLORATA E PIENA DI GENTE SI RESPIRA VITA E NO MALINCONIA COME NEL CENTRO ABRUZZO

  4. e vai a riccione.chi ti trattiene.

    • infatti è la prima e l’ultima volta che verrò in vacanza in questi posti mamma mia qui la tristezza ti si mangia l’anima

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