Ancora Bimillenario, ancora tira e molla tra Cinque Stelle e Pd

Ieri ad anticiparlo era stato il presidente della Dmc Terre d’Amore in Abruzzo, Fabio Spinosa Pingue, ora arriva anche il sottosegretario per i Beni e le Attività culturali, Gianluca Vacca, a confermare tutta l’intenzione di voler salvare il Bimillenario della morte di Ovidio e del Comitato organizzativo in via di costituzione, come demandato agli uffici del Mibac già da luglio, fanno sapere i pentastellati sottolineando come a mettere una pezza ai ritardi accumulatisi non sono coloro che avrebbero “potuto e dovuto, già mesi fa, dare seguito alla legge approvata a fine dicembre 2017 e invece non ha fatto nulla- ha dichiarato Vacca-. Ancora una volta, e nonostante i tempi strettissimi a disposizione- prosegue il sottosegretario-, ci siamo attivati subito per rimediare alle inadempienze del governo precedente. La legge prevedeva infatti l’istituzione del Comitato promotore entro sessanta giorni dalla sua entrata in vigore ma entro quei due mesi il governo precedente ha solo accumulato ritardi gravi e ingiustificati, facendo scadere i termini”. Una “imbarazzante lentezza con cui la maggioranza, nella scorsa legislatura, ha approvato la legge sul Bimillenario di Ovidio solo il 29 dicembre del 2017, praticamente fuori tempo massimo. Almeno si sarebbe dovuto istituire subito il comitato promotore – conclude Vacca – risparmiando mesi e evitando tante inutili e strumentali polemiche”. A mettere i puntini sulle “i” arriva anche la senatrice pentastellata Gabriella Di Girolamo: “Siamo basiti da dichiarazioni di esponenti della vecchia maggioranza Pd – aggiunge la senatrice del M5S Gabriella Di Girolamo – che invece di fare una dovuta autocritica, senza scaricare sul nuovo governo, insediatosi solo a giugno, colpe e responsabilità che questo evidentemente non ha, continua a vendere fumo a scopi puramente propagandistici continuando ad ingannare l’elettorato del territorio. Noi – conclude – alla propaganda preferiamo i fatti”.

Ovviamente dopo la botta arriva la risposta da parte della deputata Pd Stefania Pezzopane che, nel sollecitare l’approvazione dell’emendamento al Milleproroghe per far sì che il Bimillenario slitti anche al 2019, parla di “gioco del gambero” perchè, rivolgendosi a Vacca, “la nomina di un comitato previsto da una legge dello stato non è una sua generosa concessione, bensì un adempimento di una disposizione di norma vigente”. Una situazione kafkiana per l’onorevole pronta nel ricordare come, durante l’incontro in casa Dmc, i Cinque Stelle si siano affrettati nel dire che non c’era ormai più tempo.  “Prima creano il problema e poi fanno finta di risolverlo. In realtà hanno già perso tre mesi! Altro che non c’era più tempo, come maldestramente hanno sostenuto nella riunione pubblica  di lunedì. Si sono trovati sul piatto d’argento una bella legge, con un importante stanziamento e stanno pure a polemizzare”. Solo le proteste e la mobilitazione, insomma, “hanno cambiato registro”. Difende l’operato del precedente governo, dunque, la Pezzopane: “Quelli che oggi dicono che il ministero avrebbe dovuto fare le nomine sono gli stessi che avrebbero gridato al golpe, se poco prima o subito dopo le elezioni il ministro le avesse fatte. La verità è che hanno provato a fare un blitz. Non gli è riuscita, perché la reazione e’ stata compatta. Il governo si assuma la responsabilità di costruire un rapporto corretto ed istituzionale con le leggi dello stato e con le forze di opposizione” aggiunge la deputata minacciando di rivolgersi a prefetto e procura in caso di boicottaggio reiterato. “Consiglio inoltre al sottosegretario Vacca, quando organizza incontri con il territorio, di non limitarsi ad invitare la sola rappresentante del suo partito, ma coinvolga tutti i parlamentari del territorio. Gli uffici del ministero sono istituzioni non un Meetup 5 stelle” conclude.

S. P.

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