Appaltati i lavori per il centro storico, protestano gli esercenti di corso sud

Dovevano servire prima alla pedonalizzazione, poi, rimodulati, sono finiti nella voce “riqualificazione centro storico”: una parte dei 300mila euro messi da parte già dall’amministrazione Ranalli e diventati, con il ribasso d’asta del 28% che si è aggiudicata la Ciesse Edilizia di Sulmona, 150mila euro (su una base d’asta di 200mila).
Ora che la gara è stata aggiudicata, il servizio di maquillage per il centro storico si avvicina, anche se visto l’autunno in arrivo è probabile che se ne riparlerà a primavera.
“Ancora una volta – lamentano però i commercianti del corso sud – questa parte del centro non è coinvolta: non nelle manifestazioni, né nei mercatini e fiere, nemmeno per i lavori pubblici”.
Il progetto del Comune riguarda in effetti una porzione limitata di corso Ovidio, ovvero quella che va da piazza XX settembre a piazza del Carmine. Nel “salotto di Ovidio”, la piazza che ospita anche quella sede del liceo vuota e abbandonata da nove anni, gli interventi in verità devono essere ancora concordati con la sovrintendenza. Il resto del da fare, invece, riguarderà l’area antistante la Fontana del Vecchio e la Rotonda di San Francesco, dove verrà rivoluzionato l’arredo urbano, e piazza del Carmine con i giardinetti che vedranno il taglio degli alberi grandi rimasti e la sostituzione delle panchine. Una quota dell’appalto riguarda infine la sistemazione della pavimentazione con il rifacimento del fondo di sampietrini. Tutto, però, i quei pochi metri che separano la statua di Ovidio dall’acquedotto medievale, non un metro in più.
“Siamo alle solite – riprendono i commercianti del corso sud – ci auguriamo almeno che il ribasso d’asta possa essere investito su questa parte del corso”. Qui dove, in fondo, la quantità di saracinesche abbassate è proporzionato agli “sforzi” fatti per emarginare la zona da eventi e manifestazioni.
Di pedonalizzazione, intanto, non se ne parla più. Ora poi che la stagione è finita e che l’estate è trascorsa sopita tra voci e urla di crisi, il passeggio senz’auto non sembra interessare più nessuno. Non nell’amministrazione comunale almeno. Così come in silenzio, dopo la manifestazione di marzo scorso, è sceso sulla protesta dei commercianti. Loro che aspettano ancora una convocazione per ascoltare il piano di uscita dalla crisi ideato dalla giunta Casini. Sempre che ce ne sia uno, anche solo immaginato.

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