Ivan sommelier al “buio”: a Sulmona il primo non vedente con il “tastevin”

Si è concluso l’altro giorno il corso di qualificazione professionale per sommelier organizzato dalla sezione di Sulmona dell’Associazione italiana sommelier AIS. A ricevere l’attestato sono stati 18 dei 40 iscritti che, dopo un corso iniziato il 31 marzo dello scorso anno, hanno sostenuto l’altro giorno l’esame finale davanti ad un commissario esterno. Tra loro anche Ivan Giovannucci, non vedente di Pratola Peligna che la passione per il vino ha portato ad affrontare una vera e propria sfida.

Dalle lezioni sulla viticoltura ‘registrate’ e tradotte in braille a quelle dedicate all’abbinamento del vino ai cibi, dove lo strumento da utilizzare, il cosiddetto “bersaglio” si è rivelato per Ivan un ostacolo difficile da superare. Ma non impossibile. La scheda utilizzata dai sommelier dalla forma simile a un bersaglio, da cui prende il nome, sulla quale si annotano i punteggi per le diverse caratteristiche del vino, è stata realizzata prima su una lamina metallica che, fungendo da calco, ha poi permesso di riprodurla su un materiale accessibile anche a chi non vede. E con una prova pratica “al buio” magistralmente eseguita, Ivan ha saputo conquistare il commissario che ne ha riconosciuto la straordinaria capacità e competenza. “Ieri ci siamo commossi – racconta Elisa Colella responsabile della sezione AIS di Sulmona – per il traguardo raggiunto da Ivan, giusto riconoscimento della sua grande forza di volontà”. Secondo caso in Italia, dopo la qualifica di sommelier conquistata da un ipovedente, esperienza di cui Elisa e il suo gruppo operativo, dieci persone legate da una comune passione, vogliono fare tesoro per realizzare un progetto per molti versi innovativo. Creare materiale per corsi di qualificazione alla portata di non vedenti, da testi in linguaggio braille a un “bersaglio” diverso per consentire anche a chi è affetto da cecità di coltivare la stessa passione di Ivan.

Con un bacino di utenza di oltre 100 associati tra Valle Peligna, Castel di Sangro e Valle Subequana, la sezione di Sulmona dell’AIS rappresenta dal 2008 un punto di riferimento per chiunque voglia seguire corsi di formazione professionale per sommelier.

Tre livelli di corso, ciascuno composto da 15 lezioni, per oltre un anno di studio teorico e pratico, questo il lungo percorso che i partecipanti, professionisti del settore e semplici appassionati provenienti da Sulmona, Pratola, Popoli, Castel di Sangro e Rivisondoli, ieri hanno portato a termine consapevoli che l’attestato è solo un punto di partenza.

“Sono felice del lavoro svolto – conclude Elisa – un lavoro di gruppo che non sarebbe stato possibile senza l’aiuto di chi ha contribuito allo svolgimento di un corso che ha visto qualificarsi, insieme a Ivan, altri talenti pronti a distinguersi come professionisti del vino”.

2 Commenti su "Ivan sommelier al “buio”: a Sulmona il primo non vedente con il “tastevin”"

  1. Grande Ivan, esempio magistrale, nella vita mai arrendersi.

  2. Ivan è di raiano mai stato di pratola non

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