Barbecue irrinunciabile, pioggia di multe

Il caldo, la Pasqua, forse i numeri in leggera flessione o chissà il fatto che ormai da troppo tempo si è rinchiusi in casa. Fatto è che ieri non è stata una giornata dall’alto senso civico in Abruzzo e nel Centro Abruzzo, anche se la maggior parte delle infrazioni riscontrate dalle forze dell’ordine, dispiegate su tutto il territorio, sono state commesse da turisti e proprietari di seconde case provenienti perlopiù da Campania e Lazio. Da Sulmona a Passo San Leonardo, dall’Alto Sangro all’Alta Valle del Sagittario, la quarantena obbligatoria e le restrizione date dal governo sono state violate in più di un’occasione.


C’è chi ha trasgredito solo per pochi metri da casa per prendere una boccata d’aria o digerire l’agnello, e chi l’agnello se l’è portato, o almeno se lo voleva portare, in montagna per il classico barbecue pasquale, con tanto di canalina e carbonella al seguito. Molti giovani, fermati in quattro nelle auto, e molti proprietari di seconde case con a portata di mano le più disparate e poco credibili giustificazioni.
I verbali elevati dalla forze dell’ordine sono stati decine e decine, specie dalla guardia di finanza che solo nella mattinata di ieri ha sanzionato venti persone.
I controlli, però, continueranno anche e soprattutto oggi: il lunedì dell’Angelo, più della domenica di Pasqua, è infatti il giorno della tradizionale scampagnata. Restare a casa è però un obbligo, non solo un invito e la gita fuori porta potrebbe costare molto cara, fino a 4mila euro di multa.

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