Bici fantasma: D’Andrea difende e rilancia lo bike-sharing

Appare di tanto in tanto davanti al tribunale, non si sa bene da chi e come portata: perché, nei fatti, la bici è bloccata da remoto e l’applicazione non funziona. Uno scherzo, chissà, o qualcuno che ha scoperto come aggirare la tecnologia, appropriandosi, nei fatti, di un bene comune. Che tanto bene, finora, non è andato. Di segnalazioni, dopo l’articolo da noi pubblicato l’altro giorno, ne sono arrivate altre: all’ascensore dell’area camper e ancora alla stazione. Mezzi abbandonati che il Comune farebbe bene a recuperare, anche per capire cosa fare di quella flotta di bici costata 35mila euro.

Una spesa, finora, rivelatasi fallimentare che, però, l’ex assessore Attilio D’Andrea, coordinatore provinciale del Movimento 5 Stelle, che ne è stato promotore, difende e rilancia.

“Forse si poteva fare meglio – spiega – ma la strada della mobilità sostenibile è stata intrapresa in centinaia di cittadine italiane. Non capisco perché a Sulmona non possa essere attuata: d’altronde l’iniziativa è stata da subito criticata da una città che fa troppa fatica ad accogliere le innovazioni”.

La proverbiale accidia dei sulmonesi, però, in questo caso è stata alimentata da una scelta operativa che certo non si è rivelata felice: la Figorent “che nel resto d’Italia continua ad attivare bike-sharing” dice D’Andrea, a Sulmona è sparita dalla circolazione e l’app che doveva gestire il servizio è ad oggi “impossibile da raggiungere”.

“Resto convinto della bontà del progetto – continua D’Andrea – e invito il nuovo assessore ad andare avanti su questa strada, correggendo il tiro se necessario. Affidando il servizio a Bring o ricontattando la Figorent che ha anche attivato in altre città colonnine di ricarica a raso” (che i due scheletri arancioni piazzati davanti a Porta Napoli e alla stazione non servono per ricaricare, contrariamente a quanto era stato detto).

“Il progetto dello bike-sharing rientra nel più ampio principio della sostenibilità – continua D’Andrea – e questo è uno dei pochi settori sul quale è possibile intercettare i finanziamenti europei. Anche i 45mila euro che ho recuperato grazie ad un emendamento in Regione e che ora sono in cassa, devono servire a rendere più vivibile la città”.

Le 25mila auto che passano lungo il corso ogni mese, d’altronde, devono spingere a cambiare direzione: “La scelta di installare colonnine per rilevare l’inquinamento può essere utile per convincere i sulmonesi a comprendere che occorre una rivoluzione culturale nella mobilità – aggiunge l’ex assessore – ma io avevo in mente di ampliare l’offerta per promuovere gli spostamenti in bici. Che non è solo lo bike-sharing a cui evidentemente i sulmonesi devono ancora abituarsi, ma prevede l’installazione di rastrelliere nelle scuole e nei punti nevralgici della città. C’è una visione dietro quelle bici elettriche che mi auguro la nuova giunta voglia continuare a perseguire”.

Nell’attesa le costose e-bike non funzionano e appaiono di tanto in tanto come fantasmi qui e là per la città. Come quella davanti al tribunale, parcheggiata quasi ad invocare giustizia.

18 Commenti su "Bici fantasma: D’Andrea difende e rilancia lo bike-sharing"

  1. Pamela Della Sabina | 23 Aprile 2024 at 10:25 | Rispondi

    L’idea è buona,ma se bisogna fare un investimento bisognava guardare le recensioni su internet della Frigorent e del servizio pessimo su Milano e altre città, l’app non ha mai funzionato e forse meglio così perché le altre persone in altre città aspettano anche il rimborso mai avvenuto.

  2. 7stalle con pecore | 23 Aprile 2024 at 10:43 | Rispondi

    Ma la pensilina di porta napoli oggetto di vandalismo? Oltre al colore osceno contestualizzato all’architettura che la circonda con lo sfondo maestoso di porta napoli. Le bici invece? Che fine hanno fatto? Spero si faccia chiarezza e chi ha sbagliato paghi perché trattasi di soldi pubblici

  3. Gianni Mariotti | 23 Aprile 2024 at 11:02 | Rispondi

    🤣🤣🤣🤣🤣alice nel suo fantastico mondo

  4. L’idea era buona la realizzazione diciamo lascia perplessi. Detto ciò sostituire la spesa con le centraline controllo aria, cosa che fa un medio telefonino, è anche peggio. Si potrebbero fare cento cose migliori e più utili alla collettività

    • Un telefonino fa il controllo dell’aria?? ahahahahahahahahah…e già che ci stanno a fare le stazioni di rilevamento della qualità dell’aria che costano decine di migliaia di euro nelle città, se basta un telefonino ?? Sò tutti cretini vero?? ahahahahahahahahahh 😀

  5. ciacco angiolieri | 23 Aprile 2024 at 12:33 | Rispondi

    Sono quelli come Attilio D’Andrea ad avere una visione di futuro vincente e innovativa ….in tutte ile migliori città anche d ‘Europa ci sono questi tuoi di servizi.
    Qui per non sbagliare non si fa NULLA….e chi prova a fare viene ostacolato e preso in giro da i Social che ormai sono lo specchio della degenerazione morale e politica che ci circonda.
    Su Facebook i piu notariamente C.oglioni e arrafoni passano per eroi…..e la gente per bene e del fare Viene derisa .
    Di questo passo le citta come Sulmona rimarranno ancorate al passato e fuori dalle innovazioni…..poi si lamentano dello spopolamento .

    • Pamela Della Sabina | 23 Aprile 2024 at 12:56 | Rispondi

      Mi scusi si sta scrivendo che questo progetto non ha mai funzionato e lo stesso assessore lo sapeva perché io da cittadina gliel’avevo segnalato!!! soldi sprecati non per il progetto,ma per la Frigorent poco affidabile!!!!!
      Ma su internet le vedete le recensioni o vi soffermate solo ai social perditempo???

  6. Appunto città non paesi. Però ammettere che anche se l’idea era buona qualcosa non ha funzionato non è non avere visione o deridere ma prendere atto di un fatto. Se non si parte dai fatti difficilmente si può migliorare. Sicuro tra le centraline inquinamento è un servizio ebike a noleggio meglio le seconde ma qualcosa deve essere cambiato e migliorato

  7. Attiliodandrè,io non ti ho votato, però ti debbo il massimo rispetto,se non altro per il tuo impegno.
    Sei stato accusato di tutto e di più,perfino di non essere sulmontino e,di proposito,di aver agito scientemente per la rovina della tua città.
    Domanda: ma non potevi farti i c. tuoi?

  8. Pamela Della Sabina | 23 Aprile 2024 at 12:58 | Rispondi

    Tra l altro dato che sta difendendo D Andrea andate a togliere la bicicletta a Via Turati all ingresso della scalinata dell area camper!!!!

  9. Ripeto…visto che non vedo vie d’uscita è bene rimuovere il tutto per il decoro cittadino.
    Personalmente vedere quella cabina arancione a 5 metri da Porta Napoli è uno obbrobrio

  10. Fino a poco tempo fa, nei pressi dello “ scheletro” arancione davanti alla Stazione, vi erano parcheggiate in totale abbandono n. 3 e-bike, adesso se ne vede una sola.
    E le altre 2 e-bike che fine hanno fatto?
    Sicuramente una brutta fine , considerato che se non funzionavano e nessuno le ha recuperate altrimenti le prendeva tutte e 3 .
    Comunque ad ogni buon conto vi è una telecamera installata su un palo, e se funzionante forse un’occhiata al filmato si potrebbe anche dare.
    O No?

  11. Estate ….Una Famiglia austriaca ….Tedesca ….forse Olandese.
    Arriva a Sulmona perché ne parlano bene , affittano una stanza in un albergo del posto magari in un B&B ….
    Il primo giorno visitano le chiese e qualche vicolo del centro storico….
    Il secondo giorno decidono di uscire con le bici come hanno già avuto modo di fare in altre belle città che hanno visato la scorsa estate e che avevano questo servizio e capiscono che sulmona offre servizi ai turisti come i paesi del nord Italia .
    Usufruicono del comodo servizio ed in questo modo capiscono che Sulmona girata in bici con un oretta la vedi quasi tutta ed è una citta a portata di mano ed molto rilassante….leggono il manifesto degli eventi….decidono di rimanere quindi non uno ma tre giorni in piu ….visto che ci sono degli eventi anche nei paesi vicini .
    mangiano nei ristorati di sulmona spendono nei bar di sulmona…..lavano i panni nelle lavanderie di sulmona…..spendono nei negozi di Sulmona .
    ora di queste famiglie a Sulmona ne arrivano molte nei mesi estivi e primaverili e se trovano ambienti accoglienti saranno sempre di piu si crea un turismo di qualità ….quello che vuole i servizi .
    Quello che voglio dire è…..ora il servizio di Bike sharing sarà andato a puttane perché forse la ditta scelta non ha rispettato gli standard qualitativi ??? ok……e la colpa è di Attilio D’Andrea ????
    Dove erano gli altri che potevano aiutare Attilio ??? a gufarlo su faebook aspettando che qualcosa andasse storto ??? a prendere in giro il servizio per i colori della pensilina ???
    MA di sto passo chi caxxo fa piu le cose a sta citta’??????
    Dite grazie a quelli che come Attilio ci mettono l’impegno e la faccia e aiutateli invece di stare in perenne campagna elettorale .senno a Sulmona ci rimane solo la sagra della Salsiccia .

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