Bike-sharing: una pedalata verso il nulla

Bici e monopattini, ovvero quel che ne resta dopo gli atti di vandalismo che hanno messo fuori uso circa il 30% dei mezzi, sono ora ricoverati in un magazzino del Comune: 35mila euro di fondi pubblici per la mobilità sostenibile che, nei fatti, saranno stati usati da una decina di persone in tutto e che, al danno la beffa, sono ora inutilizzabili perché chiusi da remoto con un lucchetto che bisognerebbe sbloccare dalla piattaforma che, però, non esiste più.

La Figorent, società che doveva garantire l’assistenza, è sparita nel nulla o meglio non risponde al telefono neanche agli amministratori e la piattaforma dedicata per la gestione dell’applicazione gira a vuoto e sembra che non sia stato neanche rinnovato il dominio.

Un’avventura quella del bike-sharing, insomma, partita con il pedale sbagliato e finita anche peggio. Il servizio, avviato con taglio del nastro e palloncini, a dicembre del 2022, in realtà, è durato poco, a singhiozzo e male. L’esordio è stato presto caratterizzato dall’applicazione di gestione che non funzionava, tanto da costringere ad una prima sospensione del servizio dopo qualche mese. Poi una lunga attesa e a luglio scorso la nuova applicazione e il nuovo corso, a cui hanno fatto seguito in breve tempo i problemi di gestione. “Complicato individuare le bici – spiegano quelli di Bring che si erano accollati l’onere, più che l’onore, di ricaricare le bici scariche – l’applicazione fornita aveva i parametri Gps completamente sballati, per cui le bici di Sulmona risultavano in India. Per cercare di fare un servizio alla città, però, ci siamo spesi con i vecchi metodi, con i nostri ragazzi in giro per la città a recuperare i mezzi: ne abbiamo trovati alcuni gettati dalle scale del parcheggio di Santa Chiara, altri abbandonati al parco fluviale, con tre bici completamente distrutte e mai sostituite e i monopattini che, non prevedendo il blocco, di fatto venivano utilizzati impropriamente e si scaricavano”. Per il servizio fornito, tra l’altro, Bring attende ancora di essere pagata: anche a loro la Figorent non risponde più al telefono.

Neanche un bilancio si può fare, perché la piattaforma fuori uso non permette di verificare quanto ha incassato il servizio e da quanti è stato usato: “A giudicare dalle ricariche fatte – aggiungono quelli di Bring – poco, pochissimo”.

Il nodo è ora cosa fare di questo acquisto, comprese le due stazioni di ricarica piazzate a Porta Napoli e alla stazione ferroviaria: “Le ipotesi sono due – spiega l’assessore Sergio Berardi – o creiamo un nuovo software gestito direttamente da Bring o destiniamo questi mezzi ai turisti appoggiandoci alle strutture ricettive. L’alta percentuale di vandalizzazione, infatti, non permette di coprire i costi di gestione neanche con l’affitto dei mezzi, il cui costo era comunque troppo alto (19 centesimi al minuto). Dando in affidamento i mezzi alle strutture alberghiere, in qualche modo, avremo un uso controllato di bici e monopattini”.

In questo caso, però, non si potrà più parlare di bike-sharing. Il Comune, però, deve fare una scelta, anche perché sul piatto ci sono altri 45mila euro di fondi regionali per la mobilità sostenibile, con i quali l’ex assessore aveva intenzione di acquistare altre bici. Berardi, invece, pensa più di dirottare i fondi per le colonnine di rilevamento della qualità dell’aria che da “condividere” hanno se non altro la salute pubblica.

37 Commenti su "Bike-sharing: una pedalata verso il nulla"

  1. I 5 stelle!

  2. I TOP..,,,ma per favore!!!!

  3. Ennesimo sperpero di denaro pubblico. E ora?

  4. Il fustigatore | 21 Aprile 2024 at 08:32 | Rispondi

    Quelli che uno vale uno!!

  5. Paccius Argynnus | 21 Aprile 2024 at 08:45 | Rispondi

    … hanno fatto la fine dei “ Banchi a rotelle “, pagati 150 € e rivenduti a 1 …
    E se questi sono i “ Migliori”… adesso comprendiamo bene perché Sulmona e la Conca Peligna sono diventati la Valle della morte.

  6. Sicuramente non è stato un successo. E questo è indiscutibile. Onestamente mi lascia perplesso anche l’idea di utilizzare gli altri soldi per le colonnine rilevamenti della qualità aria, la misura un medio telefonino.

  7. Attilio D’Andrea ex assessore completamente incompetente,chi lo ha osannato a Dicembre 2022 per le bici cosa ne pensa ora? Fra Trasporti Urbani,bici e monopattini non essendo di Sulmona ci ha solo danneggiati…
    “Grazie” Sindaco per come ci amministra e per come ci sta riducendo, manipolato dai 5 stelle e dire che l’ho scelta perché credevo in lei !!!
    DELUSIONE ASSOLUTA

  8. Questi sono servizi che vanno in una città viva piena di gente che si muove.sulmona è ormai un paesino di pensionati ancorati al medioevo.non ci voleva un genio a capire che sono soldi buttati.proviamo ad addebitare il costo a chi le ha messe così si evita il classico gioco all italiana dei politici per fregare soldi

  9. Attilio ha provato a fare a Sulmona quello che fanno in tutte le citta del nord Italia .
    Gli hanno remato contro tutti ed in una citta dove non appettano altro che sbagli ecco il risultato .
    almeno ci ha provato.
    gli sperperi di cui dovete parlare sono altri.
    Abbiamo scuole ancora chiuse , piazza venti chiusa , stadio Mezzetti chiuso , palazzetto che ci piove dentro …..ecc ecc ecc
    ora il problema è il Bike sharing ?????

    • Io nelle cose ci provo con i miei di soldi, non con i soldi dei contribuenti! Ma che ragionamento è il suo.

      • ancora??? non è stata fallimentare l’iniziativa in se ….leggete bene l’articolo la fregatura è stata nella scelta dei fornitori dei servizi .
        Chi fa sbaglia , chi non fa non sbaglia mai.
        Elencate anche tutte le riaperture seguite da Attilio a cominciare dai palloni dell’incoronata .

        • È un servizio che a Sulmona non va per il dimensionamento della città che si percorre benissimo a piedi anche se come si vede si preferisce di gran lunga l’auto e questo doveva far riflettere, le strutture di ricarica sono brutte e come nel caso di porta Napoli deturpano il paesaggio artistico in cui dovrebbe risaltare l’arco, anche quando funzionava tutto nessuno le utilizzava, costavano troppo, la società chi l’ha trovata? Le intenzioni erano buone come per il reddito e il 110 ma realizzate male anzi malissimo, bocciati perché non basta avere un idea di partenza buona bisogna poi saperla realizzare nella maniera migliore

        • La società non l’hanno scelta i contribuente bensì chi amministrava i soldi dei contribuenti quindi il risultato non cambia.

  10. Ma politicamente a chi rispondono i 5stelle?
    La di Girolamo cosa fa? Becca lo stipendio della Scatola di tonno soltanto?

  11. Una bicicletta se la volete togliere dalle intemperie sta all’ingresso della scala dell’area Camper in Via Turati.
    L’applicazione non ha mai funzionato e la sottoscritta l aveva segnalato all’ex assessore D Andrea lo scorso agosto…. penso sia normale che il qrcode non ha mai funzionato nessuno ne abbia fatto richiesta!!!!

  12. Sempre in tempo | 21 Aprile 2024 at 14:43 | Rispondi

    Un progetto durato da Natale a Santo Stefano. Inoltre pensare che si possano dare alle attività ricettive è davvero geniale. Per fortuna che le attività ricettive lavorano in proprio perché se dovessero seguire i suggerimenti del Palazzo farebbero la fame.

  13. Non voglio fare commenti anche perché la realtà dei fatti parla da sola.
    Chiedo solo la cortesia
    di rimuovere il tutto per il decoro della città !

  14. Banchi a rotelle e scatolette di tonno | 21 Aprile 2024 at 16:59 | Rispondi

    Ennesima delusione e dimostrazione.

  15. Carissimo Attilio onore a te che stai cercando di portare cose nuove nella città
    Ogni apertura ogni investitnento ogni iniziativa andrebbe premiata solo
    Per il fatto di provarci !
    …in tanti sappiamo l’impegno che ci metti …anche se Molti ti danno contro perché
    ormai nelle nostre zone la gente guarda male le innovazioni e i miglioramenti ! Troppi oramai
    sono abituarsi al peggio è la cosa più sbagliata e triste che si possa fare e’ proprio
    abituarsi al peggio perché è così che muoiono le piccole città e paesi.
    Sono quelli come te che aiutano i territori a non spopolarsi !

    • Se permette le iniziative fatte con i soldi della collettività devono e non dovrebbero, riuscire totalmente. Questa delle bici non mi pare stia funzionando.

  16. Il successo di un’iniziativa come il ciclonoleggio dipende anche dalla capacità di gestione e di controllo.
    L’errore dell’amministrazione cittadina non è stato nell’aver proposto un’iniziativa rivelatasi poi fallimentare e probabilmente improponibile in una realtà piccola e forsanche ottusa quale quella sulmontina ma nell’ aver selezionato in mal modo il gestore cui affidare i propri mezzi, biciclette e monopattini..
    “Propri mezzi” significa, in questo caso, di proprietà del comune, quindi “mezzi pubblici”.
    Il ciclonoleggio dovrebbe funzionare esattamente come l’autonoleggio, ossia sapendo in ogni momento chi ha preso il veicolo (bicicletta o monopattino) e dando il bene in noleggio a chi ha pagato con carta di credito sia il noleggio in sé sia l’assicurazione a copertura di qualunque possibile danno, naturalmente con prezzi adeguati al mezzo (la bicicletta non è un automobile, evidentemente) e alla realtà del luogo (noleggiare a Sulmona non è, ovviamente, come noleggiare in città grandi e prestigiose quali Roma, Milano, L’Aquila ecc.).
    Se il 30% delle biciclette è andato perso o è rimasto devastato, significa che non si sa chi è stato l’ultimo fruitore e che non è stata richiesta alcuna garanzia assicurativa a quest’ultimo.
    Ma, ancor più, significa che a nessuno gliene fregava nulla né di una sana gestione dell’iniziativa né – fatto ancor più grave – di proteggere il bene.
    La solita questione per cui un mezzo pubblico può esser devastato impunemente poiché nessuno lo sente come proprio mentre un bene privato (come potrebbe essere un veicolo di una società privata di autonoleggio) viene regolarmente tracciato, controllato, assicurato, custodito.

    • Mingaver pratolano ? | 22 Aprile 2024 at 07:49 | Rispondi

      Se non fosse per le solite offese ai sulmonesi quanto scritto lo trovo esatto.

      • Vero.
        Solo che tra le grandi città, oltre a Roma Milano e…L’aquila,doveva menzionare anche Corfinio,Bugnara e Cansano.

  17. Enzo De Santis | 24 Aprile 2024 at 23:38 | Rispondi

    Certo i banchi a rotelle… il bike sharing… i monopattini elettrici… sono soldi sperperati, ma comunque per la gente comune. Vogliamo invece parlare della sana gestione dei fratelli di mafia che arricchisce solo i propri politici, i fedelissimi e i parenti dei dirigenti di partito e difende a spada tratta i privilegi delle potenti lobbies di riferimento?

  18. … “È quello che sta facendo il governo italiano per la corruzione è l’ironica risposta del professor Alberto Vannucci che ha firmato studi importanti sul malaffare politico – amministrativo e i suoi intrecci con le infiltrazioni mafiose:
    ” Il problema è sparito dall’agenda di governo, come se non esistesse.
    Si parla solo di eliminare gli strumenti che la fanno emergere, come le intercettazioni o i Trojan, e i reati sentinella che la segnalano, come l’abuso d’ufficio o il traffico di influenze illecito.
    Invece di contrastare la corruzione si combatte
    l’anti-corruzione.
    Ma poi basta una sola indagine della procura europea, per scoprire un sistema di frodi per appropiarsi dei fondi del Pnrr per oltre 600 milioni.
    La verità è che sembra di essere tornati agli anni di Tangentopoli, stiamo vivendo un’altra fase di vero e proprio saccheggio delle risorse pubbliche. ”
    Ma il grande problema per qualcuno è il non funzionamento di 4 biciclette elettriche.

  19. A parte che le frodi con i soldi del pnrr le hanno fatte i privati, cioè i cittadini, e non i politici e le truffe ci sono state anche sul superbonus, ci sono sulle pensioni di invalidità, sul reddito di cittadinanza. Cosa c’entra tangentopoli? Qui tangenti non se ne vedono. Ma soprattutto cosa c’entrano con le bici? Quindi siccome ci sono problemi più grandi le 4 bici non sono un problema e sperpero di soldi pubblici? Ci illumini sul quantum ci consente di criticare una scelta sbagliata attuata ancora peggio. Nelle politiche messe in atto dai 5S lo sperpero di denaro pubblico è la regola, possono anche individuare obiettivi giusti, ma l’attuazione è pessima perché regalano soldi tanto paga pantalone. Altro che tangenropoli con quello che è costato il superbonus abbiamo inguaiato le finanze del nostro paese per i prossimi 5/10 anni. E sorvolo sul rdc costruito ad arte senza controlli dell’INPS guidata sempre da un 5S che di truffe ne ha generate e non poche. Ecco parliamo di queste truffe

  20. Ecco parliamo di queste truffe…
    Quindi giusto che ci illumini solo lei sulle truffe di cui parlare o sul quantum ci consente di criticare una scelta sbagliata attuata peggio: le truffe dei cittadini, come riconosce lei stesso, si innestano sulle leggi dei politici e sulla carenza eventuale, di controlli.
    Per quel che mi riguarda, la scelta sbagliata, sono le leggi riportate nel commento, e riporto il giudizio di un esperto.
    Quelle del virgolettato, non sono parole mie, mi sembrava evidente.
    Quello con gli sperperi attuali e quelli di Tangentopoli era un parallelo che egli stesso faceva e quelle leggi, non le hanno fatte i cittadini, ma le stanno facendo i politici.
    Di conseguenza, lo sperpero enorme e incontrollato di soldi pubblici sta avvenendo sulla base di determinate carenze e mancanza di controlli, che come anche lei sostiene, sono necessari per evitare truffe, quindi difficile capire perché si stiano eliminando.
    Riguardo al superbonus è chiaro che ci sono stati problemi, ma è anche risaputo che poteva essere chiuso molto tempo prima, non fu fatto, perché andava bene a tutte le forze politiche.
    A me pare evidente la differenza tra chi, pur sbagliando, cerca comunque di agire a favore dei comuni cittadini e chi invece legifera in tutt’altra direzione.
    E non voto per il M5S.

    • Forse mi sono spiegato male. Io contestavo il virgolettato che sarà anche di un esperto ma rimane criticabile,
      E non sono certo della parte politica che toglie i controlli, anzi.
      Ma la colpa non è sempre e solo dei politici perché anche i cittadini, o alcuni di loro, ci mettono del proprio perché manca il senso dello stato e il senso del bene comune. Siamo sempre il paese del fatta la legge trovati l’ inganno, però quegli stessi che ingannano trovano più comodo gridare alla politica ladra.
      Fatta questa premessa si può anche parlare delle biciclette e che che non abbiano funzionato rimane un fatto. Ora accusare a presicndeee o difendere a prescindere non aiuta nessuno. Appunto perché ci sta chi cerca di agire per i cittadini e chi in altra direzione e sbagliare capita ma negare gli sbagli non aiuta neanche a migliorare eventualmente le cose. Quindi riportare che siamo quasi a un nuovo tangenropoli per concludere che parlando dell’articolo si perde tempo oltre che inesatto è una forzatura.siamo una comunità che discute di fatti e cose che riguardano la nostra comunità e dire che un cosa si può migliorare non è lesa maestà ne parlare di inezie

  21. Che fine hanno fatto i navigator? Figura prevista dal RDC dei 5 stelle. Quanto posti di lavoro hanno trovato?

    • e che fine ha fatto la brava gente che si indignava davanti allo strapotere di pochi ? almeno i 5 stelle ci hanno provato ,,,,,,pensi che Santanche’ Sgarbi , ecc ecc Stiano pensando a noi caro Pantalone ??????????
      c è bisogno che la gente spenga rete4

  22. Distrazione di massa | 25 Aprile 2024 at 12:26 | Rispondi

    La politica dei problemi a comando : ora stranamente, su tante reti e tanti giornali, sono terminati articoli e trasmissioni sul continuo sbarco di migranti, che però continuano ad arrivare in numero superiore agli anni precedenti …
    E mentre in quegli anni erano un problema sentito, importante e si urlava continuamente su certa Tv :” Ci stanno invadendo!”
    Ora niente titoloni ad effetto sulla stampa e indignazione urlata a comando, perché ora, tutto procede a meraviglia !

  23. Forse gli occhi conviene aprirli un po’ meglio per leggere i sondaggi : il M5S è il terzo partito italiano.
    Sulle dinamiche del voto territoriale influiscono tante dinamiche, dinamiche che evidentemente non riguardano il M5S.

  24. A mio avviso anche l’enorme mole di denaro pubblico sottratto a causa della corruzione, fenomeno purtroppo molto, molto radicato in Italia, riguarda ogni cittadino e ogni comunità, compresa la nostra.
    Tutti quei soldi potrebbero essere destinati a strade, ospedali, scuole… Invece finiscono per arricchire chi vive nel malaffare.
    Quindi se si eliminano gli strumenti per contrastare la corruzione, il danno ricadrà inevitabilmente anche sulla qualità della vita di ognuno di noi…

    • Se per questo potrebbe aggiungere l’evasione fiscale sempre praticata dai nostri concittadini che toglie molte più risorse tr le altre quantificabili in maniera precisa e non a spanne come la corruzione che si misura a percezione e non a misurazione. È con l’evasione il danno è doppio perché meno risorse pagate sempre dai soliti e quelli che non pagano usufruiscono pure a scrocco. In questo paese bisogna iniziare a raccontare la verità il debito pubblico non sono tangenti ma misure scandalose di cui hanno usufruito i cittadini, baby pensioni, sistemi pensionistici per cui si incassava 80 e si pagava 100, pensioni gratis a gente che non ha mai versato un contributo e che si lamenta pure altro che rdc. La politica ha la responsabilità di aver preso certe decisioni ma il popolo non può certo far finta di nulla . Io quindi mi preoccuperei dei condoni dei ridotti controlli contro gli evasori di regimi fiscali differenti a parità di introiti a seconda se sei dipendente, quello che paga sempre, o altro. Ma di queste disuguaglianze al cittadino non frega nulla gli interessa il suo orticello e se siamo ridotti così è perché ognuno pensa ai fatti suoi. Compresi quelli che dovrebbero erogare servizi e invece

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