Blackout sanitario: in tutto l’Alto Sangro notte senza guardia medica

“Povero a chi ci capita” viene da dire leggendo la vicenda dell’anziana morta a Sulmona dopo essere caduta dalla lettiga dell’ambulanza e per la quale la procura ha aperto un’inchiesta e disposto l’autopsia. Ma più povero è chi non “ci può capitare”: perché il servizio sanitario in Abruzzo e ancor più nelle aree interne, è spesso inesistente. Nel vero senso del termine. Questa notte, ad esempio, sarà meglio che nessun residente o domiciliato in Alto Sangro si senta male, perché per una strana congiunzione astrale, dove gli astri sono mossi dall’assenza della politica sanitaria, non ci sarà una sola guardia medica in tutto il territorio.

Sono rimasti scoperti infatti questa notte sia il presidio di Castel di Sangro, che quello di Pescocostanzo, così come quello di Pescasseroli: tre su tre, senza nessuno che risponde al telefono e al citofono. Mancano i medici, in sostanza, perché i medici scappano dal servizio pubblico, incapace di competere economicamente con il privato, e scappano soprattutto dall’Abruzzo, dove i compensi sono più bassi, ad esempio, del vicino Molise.

Fatto è che questa notte sarà una notte a rischio in Alto Sangro durante la quale sarà vietato sentirsi male, altro che ricoveri impropri. E non sarà, a quanto pare, l’unico “allineamento dei pianeti”: un nuovo “blackout” sanitario potrebbe tornare, paradossalmente, nei giorni di grande afflusso turistico, ovvero il 30 e 31 dicembre prossimi, quando, tra turni e ferie, di nuovo non ci saranno medici a presidiare il territorio.

“E’ una vergogna – tuona il sindaco di Pescocostanzo, Roberto Sciullo – siamo stati letteralmente abbandonati nell’indifferenza più totale. E me la prendo anche con i miei colleghi sindaci, impegnati ad organizzare mercatini di Natale e che non si fanno sentire su un problema gravissimo che compromette i servizi essenziali del territorio. Non escludo di rivolgermi alla magistratura su quanto sta accadendo: siamo stanchi di dover essere trattati come cittadini di serie B”.

2 Commenti su "Blackout sanitario: in tutto l’Alto Sangro notte senza guardia medica"

  1. io farei istituire una tassa di soggiorno per coprire i servizi essenziali. 3 euro a notte per ogni turista ed utilizzare il ricavo per pagare extra ai medici. (300 euro a notte in più dello stipendio e vediamo se prendono le ferie il 30 e 31). altro pensiero è sul perchè con la mancanza di medici si continua con il numero chiuso nelle univeristà….mistero.

    • Terenzio, il numero chiuso è essenziale perché la formazione di una facoltà quale medicina deve rimanere di alto livello. Quindi il numero attuale di posti deve anche tener conto delle strutture universitarie, dei reparti per i tirocini e delle borse di studio per la specializzazione. È impensabile pensare di aprire il numero chiuso. Il problema è che gli stipendi nel pubblico, delle volte, sono troppo bassi rispetto alle ore di lavoro e rispetto alle responsabilità. Possono anche aprire il numero chiuso (ribadisco impossibile), ma se la situazione rimane questa non cambierà nulla.

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