Le prescizioni per Edison sono: la rimozione di tutti i materiali e i rifiuti inquinanti, i pompaggi di acqua di falda inquinata per decontaminarla e la riperimetrazione del sito di Piano D’Orta. La società, chiamata in causa, ha provato a discolparsi sostenendo che gli agenti inquinanti in questo momento si sarebbero trasferiti sotto il sito della discarica Tremonti a 13 metri di profondità, quindi la Tremonti non conterrebbe per Edison più la fonte dell’inquinamento. A questa tesi le parti in causa hanno mosso diverse obiezioni in quanto la versione di Edison sarebbe tutta da dimostrare e sicuramente non può essere generalizzata alla totalità degli agenti chimici come ad esempio il mercurio che permarrebbe nello strato superficiale del terreno.
La società alla fine non si è opposta alla decisione di ripresentare un nuovo piano di bonifica entro la fine del mese che verrà nuovamente vagliato dal tavolo tecnico entro la metà di dicembre. Si dichiarano molto soddisfatti i rappresentanti della società civile, Augusto De Sanctis del Forum H2O sostiene: “È andata molto bene, è stato un incontro positivo. Gli attori del tavolo hanno lavorato in maniera proficua, siamo soddisfatti che sia passata la linea della rimozione totale dei materiali e dei rifiuti inquinanti e della decontaminazione dei suoli ad od opera di Edison”.
Savino Monterisi
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