Caccia, per la Soa è caos amministrativo in Regione

Secondo la Stazione Ornitologica Abruzzese Onlus, l’Ufficio Caccia della Regione Abruzzo è in totale confusione; un decennio di gestione raffazzonata sta producendo una situazione che dire desolante è poco, con un calendario venatorio fatto a collage, con tanto di tentativi di scorciatoie per eludere i provvedimenti dei giudici amministrativi.

Infatti, dopo la sospensiva del T.A.R., che dovrebbe rimanere in vigore fino al 25 settembre, giorno della Camera di Consiglio, l’ufficio caccia regionale ripropone oggi per sottoporlo alla Valutazione di Incidenza Ambientale per l’impatto su specie ed habitat protetti a livello comunitario e sui siti della Rete Natura2000, Sic e Zps, un calendario venatorio con apertura il 15 settembre per merlo e tortora senza neanche tener conto che per questa procedura obbligatoria per legge la regione assegna 30 giorni per le osservazioni del pubblico (come è chiarito fin dalla home-page del sito WEB regionale).

Inoltre il calendario è costellato di incisi in rosso su eventuali ulteriori futuri provvedimenti del TAR. Infatti da un lato recepisce le indicazioni dell’ISPRA come avrebbe dovuto fare fin dall’inizio ma dall’altro introduce subordinate continue per estendere i periodi di prelievo, aprire la caccia a specie quali Coturnice e Allodola o consentire il prelievo in aree come foci fluviali e zone umide, qualora su uno o più contenuti dovesse arrivare dal TAR, peraltro solo in sede cautelare e non di decisione di merito che si avrà tra un anno, qualche via libera. Un modo di procedere che secondo SOA la dice lunga su una confusione amministrativa, peraltro reiterata, che alla fine di fatto fa riscrivere il calendario venatorio ai giudici come se fossero dei correttori di bozze. Ci si chiede cosa paghiamo a fare i funzionari regionali dell’ufficio caccia che da anni ormai dipendono dalle decisioni di TAR e Consiglio di Stato.

“Insomma – conclude la SOA – riteniamo questo tentativo il punto più basso mai raggiunto negli ultimi anni di gestione venatoria nella regione. Si prova a dare un contentino ad alcune categorie di cacciatori operando con procedure spericolate e definite come “urgenti” degne di miglior causa, neanche se ci trovassimo di fronte alla paventata chiusura di un ospedale. Auspichiamo che la nuova dirigente del settore metta al più presto ordine riconducendo nell’alveo della regolarità un’attività che ora è nel pieno caos amministrativo”.

S.M.

Commenta per primo! "Caccia, per la Soa è caos amministrativo in Regione"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*