Non arriverà oggi l’atteso verdetto sulla prima selezione delle città candidate a Capitale del Cultura 2025, come pure è previsto dal bando a cui ha risposto, tra le altre, la città di Sulmona e, in Abruzzo, quella di Pescina.
Il cronoprogramma predisposto dal ministero della Cultura, è infatti in forte ritardo, perché, ad oggi, non è stata nominata neanche la giuria dei sette “saggi” che dovrebbe operare la prima scrematura.
“In realtà siamo ancora in attesa della nomina del segretario – spiegano dall’ufficio stampa del ministero -: il cambio di guardia tra il ministro uscente e quello entrante, ha congelato tutto. Ci vorranno almeno un altro paio di settimane per concludere le operazioni preliminari e di conseguenza ci sarà uno slittamento”.
Due settimane che verosimilmente diventeranno tre o quattro di ritardo sulla tabellina di marcia che prevedeva per oggi la selezione delle dieci finaliste (sulle quindici candidate) sulla base dei progetti presentati il 13 settembre scorso.
Il ritardo si ripercuoterà su tutta la procedura, per cui salterà anche la scadenza del 20 dicembre, entro la quale, cioè, le dieci finaliste dovevano sottoporsi ad un’audizione di un’ora: metà per presentare il progetto, metà per rispondere alle domande della giuria.
Così come è altamente probabile, anzi sicuro, che il 17 gennaio non segnerà la data per la scelta del progetto vincitore che poi dovrà essere il ministro a sottoporre alla Presidenza del consiglio dei ministri per l’elezione tramite decreto a Capitale italiana della Cultura 2025.
Se tutto va bene, insomma, la prima selezione ci sarà per Natale e la scelta della Capitale non prima di febbraio 2023.
Un po’ di tempo in più per sognare.
Sulmona capitale italiana della cultura: un sogno che se si avverasse sarebbe un trampolino di lancio che la più bella città d’Abruzzo non può mancare.