“Considerato che nel corso del corrente anno- scrive la Cgil- le cessazioni dal servizio saranno pari a n. 120 unità di personale (in termini di costo), di queste solo il 20% la ASL sarà autorizzata a poter procedere alla loro sostituzione, con ulteriore riduzione del personale in forza. Inoltre- prosegue il sindacato- nella stessa Delibera n. 841 viene ribadito che ‘ulteriori risparmi sono attesi dalla manovra di riduzione del personale mediante la riduzione del costo del personale somministrato’”.
Al momento sono 400 in tutti i lavoratori cosiddetti “precari” all’interno della Asl, che, insieme al personale
Insomma, le esigenze della Asl non vanno di pari passo con la politica che sta adottando a rischio e pericolo degli utenti, lo prova anche il costante ricorso agli straordinari che, ormai, sono roba di ordinaria amministrazione che spesso non trovano riscontro con la copertura finanziaria e quindi non retribuite. Mettiamoci anche che non è possibile usufruire delle ferie, sempre a causa della carenza di personale. “Si ritiene inaccettabile- conclude la Cgil- che debbano continuare ad essere i lavoratori a doversi accollare l’onere del riequilibrio della spesa pubblica. E’ necessario quindi che la Politica e le istituzioni aprano gli occhi sul depauperamento che il territorio della provincia dell’Aquila subisce anche attraverso la costante riduzione di servizi, diritti e garanzie”.
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