Civici, fuoriusciti e Lega disertano le dimissioni. FdI: “La città ora sa chi fa sul serio”

L’annunciato mezzogiorno tiepido ha rispettato le attese. Più o meno un quarto d’ora, minuto più minuto meno, con i consiglieri comunali del gruppo FdI, Masci e Zavarella, ad attendere il resto dell’opposizione davanti alla segreteria generale per dare le proprie dimissioni. Nessun civico, né i fuoriusciti coniugi Proietti-Di Rienzo, o la leghista La Porta, ha varcato l’uscio di Palazzo San Francesco, tenendo di fatto a galla l’Amministrazione del sindaco Gianfranco Di Piero.

D’altronde il resto della minoranza l’aveva annunciato ai meloniani: o portate alle dimissioni anche nono consigliere (per avere i numeri necessari a staccare la spina all’Amministrazione) estratto dal mazzo della maggioranza, oppure non se ne fa nulla. E così è stato, con l’attesa tanto consapevole quanto vana di Masci e Zavarella. Il gruppo di Fratelli d’Italia, dopo aver constato che il proprio invito è stato declinato, ha così lasciato Palazzo San Francesco rimanendo in carica. Dopotutto l’obiettivo era quello di far cadere l’intera amministrazione, e non le dimissioni di due consiglieri. Di opposizione, tra l’altro.

“La città a questo punto sa chi fa sul serio e chi fa la pantomima – tuona Vittorio Masci -. Il bluff lo fanno loro che dicono di essere opposizione ma si comportano come quinte colonne di questa maggioranza”. L’ex candidato sindaco di centrodestra ne ha per tutti: dalla La Porta, colpevole di aver votato a favore del bilancio, ai coniugi Proietti e Di Rienzo, fuoriusciti dai ranghi della maggioranza per approdare dall’altro lato dell’aula consiliare.

“La città ha davanti a sé due consiglieri eletti con il centrosinistra – prosegue Masci – di cui uno che è stato eletto con il centrodestra in Provincia. Lo stesso Proietti ha poi abbandonato il presidente Caruso, dimettendosi e facendo perdere un posto in maggioranza nell’assise provinciale. Al Comune, invece, ha fatto spola, arrivando in opposizione”.

Non viene risparmiato neanche il “fantasma” di Andrea Gerosolimo, preso come esempio per attaccare l’area civica della minoranza: “Di cosa ci meravigliamo? Gerosolimo, candidato sindaco nonché quintessenza dei civici, ha abbandonato le elezioni prima del ballottaggio. Ha partecipato a un paio di sedute consiliari, per pochi minuti. Non ha preso parte a nessuna commissione o lavoro. Quindi dai civici non tollero ramanzine sul mio operato, visto quanto fatto dal loro punto di riferimento”.

“Per quanto riguarda la maggioranza – conclude Masci -, i peggiori attacchi sono arrivati proprio da alcuni dei suoi consiglieri. La Nannarone ha fatto salto della quaglia, passando da capogruppo di un partito a capogruppo di un’altra lista, e per me coerentemente, dopo tutto ciò che ha detto su questa amministrazione avrebbe dovuto presentare le dimissioni”.

7 Commenti su "Civici, fuoriusciti e Lega disertano le dimissioni. FdI: “La città ora sa chi fa sul serio”"

  1. Il fustigatore | 7 Luglio 2023 at 14:34 | Rispondi

    Che pena!

  2. Foto “STUPENDA” la deduzione e’ semplice……

  3. Nessuno della maggioranza aveva espresso la volontà anche labile di dimettersi, va da sé che anche fosse stata presente tutta la minoranza non sarebbe comunque caduta l’amministrazione quindi a che pro questa sceneggiata? A me sembra solo una grandissima presa in giro che inclina i rapporti nella minoranza e rafforza il sindaco o ancor di più rafforza qualcuno presente nella foto in un innaturale alleanza

  4. Senza parole | 7 Luglio 2023 at 14:56 | Rispondi

    Be masci dimentica che anche il suo compagno di partito zavarella ne ha fatti di salti , belli lunghi!!!
    Comunque hanno fatto una bella figuraccia e la foto dell articolo spiega tutto…abbiate pietà di noi

  5. Sulmona ingannata | 7 Luglio 2023 at 17:46 | Rispondi

    Una pantomima senza pubblico, che ha comprovato l’esclusivo attaccamento allo scranno consiliare, “…tenendo di fatto a galla l’Amministrazione del sindaco Gianfranco Di Piero”, che “…anziché recitare la parte del protagonista, continua a restare in poltrona a guardare.” (ndr).
    Un vero e proprio caso di accanimento terapeutico….
    Come un animale da compagnia sterilizzato, restando in attesa che doni cuccioli in famiglia….
    Come quando speri di cavartela di fronte al compito in classe, ma sai di essere impreparato e pur ingegnandoti, non riesci nemmeno a copiare….
    Come quando seduto al tavolo da gioco confidi solo in buone carte….
    Ed allora, una mossa speciale: l’ARROCCO, come nel gioco degli scacchi.
    L’arrocco è un obiettivo importante nella ….prima fase della partita, perché serve a due propositi molto validi: 
    – sposta il re in una posizione più sicura allontanandolo dal centro della scacchiera
    e, contemporaneamente,
    – porta ….una torre in una posizione più attiva (più centrale), per farla entrare in gioco.
    Il rebus: chi finge di giocare contro chi è fino a quando ?

  6. Che ci sarà da ridere,poi!

  7. mammame’….

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