Cogesa, aumenti in bolletta: la differenziata che non premia

Un aumento delle bollette di circa il 20% in cinque anni e questo nonostante i livelli di raccolta differenziata siano aumentati con la diffusione sempre più capillare del porta a porta. Quel sistema che doveva portare risparmi in bolletta e che, anche per questo, ha spinto gli utenti a fare uno sforzo di civiltà.
Sulla vicenda della gestione rifiuti e in particolare delle polemiche aperte nel rapporto che il Cogesa ha con i Comuni-soci, interviene l’ex sindaco di Raiano Enio Mastrangioli.
Fermo restando l’importanza di sostenere un’azienda pubblica a fronte della concorrenza dei privati, Mastrangioli avanza però spunti e numeri per una riflessione: “Si assiste da qualche anno a questa parte, ad un paradosso difficilmente spiegabile in tutte le realtà ove è stato adottato il sistema della raccolta porta a porta: aumenta la percentuale di raccolta differenziata e contemporaneamente gli importi annuali pagati dai cittadini – commenta Mastrangioli -. Prendendo a riferimento il caso di un’abitazione media, con i parametri rimasti immutati dal 2011 al 2016 (metri quadri e nucleo familiare), la tariffa annua, a fine periodo, risulta aumentata di oltre 50 euro, pari a circa più 19,00%, percentuale notevolmente più alta dei tassi di inflazione reali e programmati nel medesimo periodo”.
Insomma se i benefici per l’ambiente, con un minor conferimento in discarica, ci sono, meno visibili anzi inesistenti sono quelli per le tasche dei cittadini. Bisognerebbe secondo Mastrangioli verificare qualche conto: che fine fanno è quanti sono ad esempio gli introiti della raccolta differenziata (vetro, plastica, ecc.), quali sono le spese di gestione che potrebbero essere abbattute, completare l’impianto dell’umido, quantificare i benefici per i Comuni a fronte di risultati virtuosi e ancora, propone, Mastrangioli, “realizzare una grande società multi servizi della Valle Peligna, accorpando e superando tutte le attuali Società che gestiscono acqua, rifiuti e altro, affidandone la gestione a soggetti scelti con evidenza pubblica e non in base alle appartenenze politiche/partitiche”.
Un altro segnale, dopo quello lanciato dall’assessore regionale Andrea Gerosolimo, sull’attuale assetto e dirigenza del Cogesa.

1 Commento su "Cogesa, aumenti in bolletta: la differenziata che non premia"

  1. I comuni soci possono e devono fare il controllo analogo sulla società, prima di togliere i lavori si attuano tutte le prerogative previste dal ruolo. Chi accusa di mala gestione si è mosso in tal senso?

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