Cogesa, prove di dialogo

Si è tenuta oggi la riunione del controllo analogo di Cogesa. Il numero legale (la metà + 1 delle quote in assemblea) è stato raggiunto con sudore, fatica e soprattutto a suon di deleghe. E visto che i numeri sono quelli che spesso non tornano nella partecipata si è deciso di iniziare a renderli più facili da raggiungere.

È stata approvata la decisione di rivedere la costituzione del controllo analogo, che Vincenzo Margiotta al tempo trasformò da comitato ristretto ad assemblea plenaria. Una riduzione del numero di presenze in seconda convocazione in modo da rendere più snella (anche nei tempi) quella gestione del controllo già contestata dalla Corte dei Conti.

Un cambiamento che dovrà passare necessariamente attraverso i consigli comunali dei soci di Cogesa.

Un altro passaggio, seppur formale, è stata l’elezione del sindaco di Sulmona a presidente del controllo analogo. Una prassi fino ad oggi, in quelle rare volte che il controllo stesso si è riunito. L’ultima, andata a vuoto per l’esiguo numero di presenze, risale a luglio con appena 7 partecipanti sui 32 previsti. Per risalire all’ultima riunione legalmente valida bisogna risalire alla scorsa primavera.

La riunione si riaggiornerà tra sette giorni, con punti all’ordine del giorno verranno discussi venerdì prossimo, 29 settembre, in una nuova riunione del controllo analogo dove ci si attende la presenza dei 32 soci legalmente previsti. Deleghe permettendo.

1 Commento su "Cogesa, prove di dialogo"

  1. Ma quale dialogo! Una riunione iniziata due ore dopo l’orario previsto per raggiungere il quorum? Ma dove sono tutti i sindaci reclutati per deliberare le nomine delle governance? Ma a chi interessano davvero le sorti del cogesa? Ora che la società è decotta, a che serve rivedere il regolamento del controllo analogo? I soci sostenitori dell’attuale organo amministrativo davvero credono di risolvere così la situazione?

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