Comitati a Snam: nuova sfida ad un confronto pubblico

Spiegare direttamente ai cittadini attraverso un confronto pubblico i “perché” della centrale di compressione e del metanodotto Linea Adriatica. É la richiesta avanzata dai Comitati cittadini per l’ambiente di Sulmona che in una lettera inviata alla direzione della SNAM a San Donato Milanese hanno formalmente invitato la multinazionale ad un confronto con la cittadinanza.

Per rispondere a dieci domande rimaste sinora senza alcuna risposta malgrado le tante richieste di chiarimento avanzate non solo dai comitati. A partire dal primo, quel “perché la SNAM insista nel realizzare due impianti quando è acclarato che l’impiego dei combustibili fossili è la causa principale del cambiamento climatico”, affermazione comprovata, spiegano i comitati, dai tanti “eventi climatici disastrosi sempre più frequenti ed evidenti”.

Un’opera “la cui inutilità è certa” si legge nel comunicato che ricorda come i consumi di metano nel nostro Paese abbiano raggiunto nel 2023 i minimi storici con la previsione di ulteriori diminuzioni per il futuro, in Italia come in Europa. Alla valutazione di impatto ambientale è dedicato il terzo dei “perché” rivolti alla SNAM che secondo i Comitati insiste nel “portare avanti un progetto obsoleto, la cui VIA è abbondantemente scaduta”. Come stabilito dal Consiglio di Stato che alla valutazione di impatto ambientale per tutti i progetti ha riconosciuto una validità di cinque anni. Perché, continua il comunicato, “realizzare impianti pericolosi in aree molto fragili” non solo sotto l’aspetto sismico ma anche idrogeologico? A dimostrarlo i terremoti nell’Appenino e le alluvioni che hanno colpito anche di recente la regione Emilia Romagna.

Perché provocare “danni enormi all’ambiente” si chiedono i Comitati, con infrastrutture che rischiano di distruggere il “corridoio faunistico dell’orso bruno marsicano” tutelato dall’Europa?. Danni che si aggiungeranno a quelli inevitabili per la salute dei cittadini costretti a fare i conti con un ulteriore “peggioramento della qualità dell’aria” a causa delle emissioni nocive dell’impianto SNAM. Aumentando “la condizione di rischio già certificata dall’Istituto Superiore di Sanità”.

Perché, si chiedono ancora gli ambientalisti, costruire in località Case Pente dove si trova un “complesso archeologico tra i più importanti ed inediti dell’area peligna” su cui la Soprintendenza della provincia dell’Aquila si è di recente espressa a favore di un vincolo di tutela e conservazione dei beni storici ed archeologici? Una tutela che dovrebbe essere garantita, continua il comunicato, anche al territorio che verrebbe impoverito da opere che oltre a “non portare alcun beneficio occupazionale” produrranno “un sicuro danno l’agricoltura e il turismo”.

Perché sperperare 2 miliardi 500 milioni di euro per due impianti che “non servono a nulla se non ad incrementare i profitti della SNAM” con la conseguenza di riversarne i costi sui cittadini italiani che per 50 anni, affermano i comitati, saranno costretti a sostenere“immotivati aumenti della bolletta energetica”?.

Tante domande in attesa di risposta da parte della multinazionale che, concludono i Comitati cittadini per l’ambiente, continua ad avere un atteggiamento “sprezzante ed irrispettoso, trattando i territori come feudi e i cittadini come sudditi”. Un’occasione per dimostrare il contrario, questo l’invito al confronto che i comitati hanno rivolto alla SNAM, con la speranza che l’invito venga raccolto al più presto.

2 Commenti su "Comitati a Snam: nuova sfida ad un confronto pubblico"

  1. evviva.la.snam | 26 Giugno 2024 at 21:41 | Rispondi

    la solita replica di cavolate espresse da ‘comitati’ fatti di persone di scarsa visione del futuro nonché di conoscenze tecniche della realtà energetica del ns Paese e dell intera Europa…
    per fortuna il gasdotto va avanti (è partito da migliaia di kilometri da noi, è approdato in Italia, ha attraversato la Puglia e attraverserà il Molise l’Abruzzo e andrà avanti) la centrale si farà, è un’opera strategica e si farà. punti.
    basta diffondere false notizie ai lettori.
    ci serve realtà e notizie vere.
    in questioni energetiche non stiamo al gioco del lotto o a scherzi a parte

  2. Se “ l’impiego dei combustibili fossili è la causa principale del cambiamento climatico “ , allora il problema è facilmente risolvibile: cominciate a dare il buon esempio e da stamattina, a casa vostra, staccate i contatori del gas.

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